Milano, è allarme sicurezza? Tra baby gang e microcriminalità sparsa, sembrerebbe proprio di sì. Ogni giorno, non si contano le notizie che descrivono il capoluogo meneghino come Gotham City, dove il Joker è il sindaco Beppe Sala. Mano alle cronache, la città pare essere nel caos. E questa si sta rivelando un’ottima occasione per vip e influencer. Sì, perché nelle ultime settimane, tutti o quasi surfano il trend, racimolando interviste che, altrimenti, non avrebbero avuto. Oppure più spazi per le promo dei loro nuovo, irreprensibili progetti lavorativi. Da registi di chiara fama all’ultima delle content creator presso se stess, pare non esserci anima “celebre” che non abbia rischiato di rimanere offesa ultimamente nel “place to be”. Se è vero che la situazione nella city non sia certo idilliaca, è anche lapalissiano che gli allarmi delle celebrities che ci meritiamo comincino a puzzare di surf, più che di amare verità. Cane morde uomo, vip denuncia scippo. È già trend. E, come ogni trend, ha rotto i coglioni.
Milano, allarme sicurezza: da Verdone a Elenoire Casalegno
Milano come Gotham City. L’ultimo della lista di quelli che potevano rimanere offesi è il regista Carlo Verdone. Erano le 20 quando il nostro stava per prendere un treno verso la capitale, in partenza dalla Stazione Centrale di Milano. Proprio in quella, eccolo avvistare una rissa a suon di bottigliate. Uno dei litiganti avrebbe mollato la baruffa per urlargli dietro “cose in una lingua che non capivo” e questo ha portato Verdone a correre sulle scale mobili, inseguito dal manigoldo. Tutto è bene quel che finisce bene, comunque. Infatti, non è successo niente. Un “niente” forse addirittura pari all’hype del pubblico verso la seconda stagione di Vita da Carlo, declassata da Prime Video a Paramount Plus.
Inseguita anche Eleonire Casalegno, tre settimane fa nella rinomatissima zona di Brera, mentre Chiara Ferragni si è detta via social: “amareggiata e angosciata dalla violenza che continua a esserci a Milano. Ogni giorno, un mio conoscente viene rapinato, i ladri portano via gli incassi giornalieri anche di piccoli negozi. La situazione è fuori controllo”. E se lo dice l’insalata bionda, prima influencer a lanciare l’allarme, è subito trend. Ecco dunque decine di star del web pronte a surfare l’onda lunga della “queen”. La lista è lunga e in continuo aggiornamento: rispuntano dall’oblio le ex veline Ludovica Frasca e perfino Thais Wiggers. Si impone la reduce di Temptation Island Desirée Maldera (?), la prezzemolina tv Giulia Salemi e anche la moglie del calciatore Stefano Sensi, Giulia Amodio. Tutta gente che, possiamo immaginare, ha preso la metropolitana l’ultima volta nel 2003. Ad andar larghi.
Milano, l’allarme sicurezza c’è (ma i vip che se ne lamentano hanno rotto i coglioni)
L’allarme sicurezza a Milano c’è (sempre stato). Non è questione di zone: in super centro, all’incrocio che porta alla Darsena dei Navigli, chi lavora nei locali vive nel terrore perché ogni notte gente ubriaca si accapiglia in modo violento di fronte agli esercizi, mentre, nelle traverse, fiorisce il mercato dello spaccio: pusher e clientela imbasticono le loro compravendite notturne a voce alta, come se si trattasse di un’attività perfettamente legale. Nessuno interviene. E questa è la situazione del centro, a dieci minuti a piedi dal Duomo. Più ci si allontana da lì, peggio è. E non solo per le “pickpocket” della metropolitana, grande fetish di Striscia la Notizia. Bene o male purché se ne parli, ma i vip che lamentano allarmatissimi l’alto tasso di criminalità milanese, più che Batman ricordano i morti di fama dell’Isola dei Famosi.
Come se il crimine fosse un beverone detox da smarchettare, se ne fanno ambassador, nella speranza di racimolare interviste e spazi sulle principali testate d’informazione (che, naturalmente, ci cascano come non aspettassero altro). Così da poter conferire nuova visibilità ai loro progetti presso se stessi, oppure tanto per “esserci”, finalmente. Sempre meglio di Beppe Sala che, in risposta a tanto allarme, sceglie di diventare attorucolo nel nuovo videoclip dei Club Dogo. Un’eterna pantomima in cui gli unici a non recitare sono i milanesi. Ma loro non li ascolta nessuno, non hanno abbastanza K. Milano è ancora il “place to be”, certo. Per delinquenti e morti di fama.