Home Flash News Italia-Macedonia del Nord 5-2, cinquina azzurra: 'spareggio' con Ucraina per Euro 2024

Italia-Macedonia del Nord 5-2, cinquina azzurra: 'spareggio' con Ucraina per Euro 2024

Italia-Macedonia del Nord 5-2, cinquina azzurra: 'spareggio' con Ucraina per Euro 2024

(Adnkronos) –
L’Italia batte la Macedonia del Nord per 5-2 nel match valido per il gruppo C di qualificazione agli Europei del 2024 allo stadio Olimpico di Roma. La Nazionale si impone con il gol di Darmian, la doppietta di Chiesa e le reti di Raspadori e El Shaarawy che chiudoni i conti dopo la doppietta macedone di Atanasov. Gli azzurri salgono a 13 punti in classifica e affiancano l’Ucraina al secondo posto, alle spalle dell’Inghilterra già qualificata e certa del primo posto con 19 punti. L’Italia del ct Spalletti si gioca la seconda piazza – e la qualificazione diretta alla fase finale di Euro 2024 – lunedì 20 novembre a Leverkusen nello ‘spareggio’ con l’Ucraina. Per gli azzurri, a disposizione 2 risultati su 3. 

 

Pronti, via e Chiesa – al rientro in azzurro dopo 5 mesi – viene toccato duro al ginocchio destro. L’esterno recupera e al 7′ è autore del primo tiro in porta: si accentra da sinistra, destro centrale da 20 metri. Al 13′ l’Italia passa con una splendida azione in verticale. 

Imbucata di Jorginho per Raspadori e tocco delizioso, tutto inutile però per il fuorigioco dell’attaccante del Napoli. Il vantaggio azzurro è nell’aria e arriva al 17′. Azione da corner, Raspadori mette in mezzo un pallone invitante e sul secondo palo piomba Darmian: colpo di testa vincente, 1-0. Il vantaggio non sazia la Nazionale, che continua a tenere il pallino del gioco. Gli azzurri spingono soprattutto sulla fascia sinistra, dove Chiesa e Dimarco affondano con continuità. Al 38′, arriva la chance per il raddoppio. Sul colpo di testa di Gatti, netto fallo di mano di Serafimov. Rigore, dal dischetto va Jorginho che torna a calciare dagli 11 metri dopo gli errori fatali nelle qualificazioni ai Mondiali 2022. Il centrocampista batte con il solito ‘protocollo’, saltello e tiro: Dimitrievski si tuffa alla propria sinistra e respinge. 

Non c’è nemmeno il tempo per i rimpianti. Si continua a giocare e al 41′ l’Italia trova il 2-0. Ci pensa Chiesa con un destro chirurgico dal limite dell’area. Prima dell’intervallo, l’attaccante della Juve cala il tris. Rientra sul destro, conclusione sul secondo palo: la deviazione di un difensore trasforma il tiro in una parabola imprendibile, 3-0 e gara in ghiaccio. 

La Macedonia, sparring partner nel primo tempo, batte un colpo in avvio di ripresa e accorcia le distanze. Il neoentrato Atanasov sbuca tra le maglie larghe della difesa azzurra, deviazione di testa da due passi e palla in rete: 3-1. L’Italia dà l’impressione di poter colpire in ogni momento. Qualsiasi accelerazione può portare ad una occasione. Il quarto gol sembra imminente e invece, a sorpresa, arriva la seconda rete macedone. Atanasov, ancora lui, al 73′ calcia da 30 metri: deviazione di Acerbi, Donnarumma spiazzato e 3-2. 

L’Italia vede i fantasmi per qualche minuto, la Macedonia sogna la clamorosa rimonta. Gli azzurri dopo lo sbandamento si ricompattano e all’81’ chiudono i conti. Imbucata per Raspadori che con un diagonale mancino fa centro: 4-2. La rete dell’attaccante del Napoli chiude i giochi, la Nazionale può gestire il finale senza patemi fino alla cinquina firmata da El Shaarawy al 93′: ora si può iniziare a pensare allo spareggio con l’Ucraina. 

 

“L’Italia ha fatto bene la partita per tutti e 90 minuti. Purtroppo succede ogni tanto quando il risultato sembra ormai acquisito di abbassarti un pochino e lottare meno sulla palla”, dice Spalletti a RaiSport. D”opo aver preso gol su corner, si è alzata un po’ la squadra, poi c’è stata la casualità del secondo gol che ti incasina di più sul piano psicologico ma va messa in risalto la reazione sul 3-2″, aggiunge. 

“Cinque gol realizzati? E’ una qualità che abbiamo quella di arrivare vicino alla porta. Andrebbero poi contate le occasioni che abbiamo avuto e non concretizzato però è un passo in avanti notevole”, aggiunge Spalletti che non condanna Jorginho per il rigore fallito. “Gli vanno fatti i complimenti. E’ stato bravo il portiere, Jorginho resta un rigorista speciale per l’Italia”.