(Adnkronos) –
Napoli, 22/11/2023 – Il brand è una componente essenziale per qualsiasi attività commerciale; esso rappresenta il riferimento mediante il quale l’azienda si rapporta con la (potenziale) clientela. Da ciò si può facilmente comprendere come la promozione del marchio rivesta un ruolo primario all’interno delle moderne strategie di marketing: secondo i dati citati da uno studio del 2012 di W. Allender, ad esempio, i produttori di beni confezionati destinano quasi il 60% delle proprie spese alle attività promozionali, volte principalmente ad incentivare o consolidare la cosiddetta ‘brand loyalty’.
La fidelizzazione della clientela passa anche attraverso il cosiddetto ‘visual marketing’, una disciplina che si è sviluppata a partire dagli anni Sessanta. Essa si fonda sul presupposto per cui, rispetto al passato, la sensibilità moderna porta i consumatori a percepire l’oggetto fisico in maniera diversa, senza scindere l’aspetto estetico da quello funzionale. Di conseguenza, anche il più semplice dei gadget può trasformarsi in una leva di visual marketing, in quanto l’insieme delle caratteristiche estetiche, materiali e costruttive forma una vera e propria ‘immagine’; questa, in quanto tale, funge da elemento di comunicazione visiva, in grado di veicolare un messaggio ben preciso.
I principi del visual marketing vengono applicati ad una vasta gamma di gadget ed accessori sviluppati a scopo promozionale, incluse le shopper ‘brandizzate’ tramite un’apposita personalizzazione.
A differenza di quanto si possa pensare, le buste personalizzate hanno un insito potenziale di marketing. Per sfruttarlo, però, devono essere sviluppate e realizzate con criterio, affinché il prodotto finito possieda caratteristiche estetiche e tecniche ben precise. È per questo motivo che le aziende affidano il confezionamento di bags e shopper personalizzate ad aziende specializzate come Mister Shopper. Grazie ad una consolidata esperienza nel settore, infatti, è in grado di offrire un ampio catalogo di prodotti grazie ai quali soddisfare le esigenze promozionali e di marketing più disparate: dalle shopper bags personalizzate in carta (anche plastificata) e tessuto non tessuto ai sacchetti di vario formato, passando per svariate tipologie di gadget e accessori.
La ‘personalizzazione’ non consiste soltanto nella riproduzione di un logo o di un marchio su uno o ambedue i lati della shopper. Ogni elemento o caratteristica dell’oggetto può essere personalizzabile, a cominciare dal materiale utilizzato per la realizzazione. Da questo punto di vista, Mister Shopper mette a disposizione delle aziende quattro opzioni diverse (carta sealing, kraft, riciclata, goffrata o patinata), da abbinare ai vari manici disponibili (piattina, cordino, fettuccia, carta ritorna o cordino in tessuto). In tal modo, è possibile comporre la ‘bag’ che meglio si adatta non solo al prodotto da vendere ma anche all’utenza alla quale, verosimilmente, sarà destinata la shopper.
Esistono svariati aspetti da prendere in considerazione per la realizzazione di una linea di shopping bag personalizzate che possano risultare davvero efficaci.
Il primo è quello funzionale. Una borsa di questo tipo deve anzitutto risultare pratica e maneggevole, rispetto al tipo di prodotto che dovrà contenere; pertanto, formato e dimensioni vanno scelti in maniera tale che la shopper sia maneggevole e possa ospitare senza problemi il contenuto previsto. Affinché una borsa sia funzionale, è necessario inoltre che il materiale sia robusto e di buona qualità, così come l’impugnatura. Offrire una shopper riutilizzabile – e quindi sostenibile – costituisce a sua volta una strategia di marketing: l’utente, infatti, tende ad associare il valore (positivo) della sostenibilità ambientale al brand che distribuisce la bag: questo meccanismo consente di migliorare (o consolidare) la reputazione del marchio.
Il secondo aspetto cruciale è quello estetico. La personalizzazione deve essere ben riconoscibile: sia la riproduzione del logo che la scelta e l’abbinamento delle tonalità cromatiche devono conferire alla busta un aspetto originale, in linea con l’immagine che il brand vuole trasmettere agli osservatori esterni. Il motivo è semplice: una volta uscita dal negozio, la borsa assolve alla propria funzione promozionale in maniera non dissimile da un biglietto da visita o un cartellone pubblicitario. Da ciò è facile comprendere come la qualità della personalizzazione deve essere impeccabile, ben rifinita anche nei dettagli più minuti.
Il terzo aspetto è prettamente promozionale-distributivo, che riguarda le modalità di distribuzione delle bag personalizzate. Se è vero, da un lato, che il contesto primario nel quale le shopper vengono elargite ai clienti sono i negozi fisici, dall’altro vi sono numerosi eventi e manifestazioni che ben si prestano allo scopo: fiere, mostre, eventi espositivi e settoriali, meeting aziendali e simili.
L’importanza di utilizzare buste personalizzate risulta ancor più accentuata se si considera l’involucro come parte del packaging. Quest’ultimo, infatti, riveste un ruolo di assoluto rilievo rispetto al comportamento degli utenti: uno studio del 2012, ad esempio, sottolinea come “gli elementi del packaging sono i più importanti per la decisione d’acquisto del consumatore. Per la maggior parte dei consumatori, dimensione e materiale sono i principali elementi visuali”. In aggiunta, si legge, “spesso il packaging viene percepito come parte del prodotto e può risultare difficile per i consumatori separarli”.
Estendendo il discorso anche alle shopper, in quanto elementi di ‘packaging esterno’, appare evidente come la loro funzione sia tutt’altro che trascurabile. E per quanto possano sembrare strumenti di marketing obsoleti, possiedono potenzialità promozionali notevoli, sfruttabili mediante un approccio professionale e strutturato.
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