Perché leggere questo articolo? Non ci sono soltanto Elly Schlein e Giorgia Meloni. Anche nel M5s scalpitano tre donne che vogliono scalare i vertici del partito di Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Parliamo di Vittoria Baldino, Chiara Appendino e Virginia Raggi. Una sfida tutta al femminile nel campo grillino.
Non solo Elly Schlein e Giorgia Meloni. Anche nel M5s di Giuseppe Conte scalpitano le leadership femminili. Per il momento, a capo del Movimento fondato da Beppe Grillo c’è l’ex premier gialloverde e giallorosso, ma intorno a lui ci sono una serie di donne sempre più in vista. Che, in qualche caso, non nascondono l’ambizione a succedere a Conte alla guida dei Cinque Stelle. I nomi sono sostanzialmente tre: Vittoria Baldino, Chiara Appendino, Virginia Raggi. La prima è vicinissima a Conte, le altre due fanno asse contro l’avvocato del popolo e sono considerate le predilette di Grillo.
M5s: la sfida in rosa tra Baldino, Raggi e Appendino
Partiamo da Baldino, già in rampa di lancio durante la scorsa legislatura, adesso tra i volti di punta del Movimento. La vicecapogruppo pentastellata a Montecitorio è onnipresente in tv, tra telegiornali e soprattutto talk show ed è tra gli esponenti dei Cinque Stelle in Parlamento di cui si contano più dichiarazioni su tutti i temi. Tanta visibilità, che ha attirato alla parlamentare di origini calabresi molte antipatie all’interno del gruppo del M5s. Fatto sta che Baldino è diventata la vera punta di diamante al femminile all’interno del partito guidato fondato da Grillo. Il tutto con la benedizione di Conte, che l’ha lanciata e la considera una sua fedelissima.
Un’ascesa, quella di Baldino, che inevitabilmente ha messo in ombra altri volti del Movimento. Tra chi ha fatto le spese della cavalcata della giovane deputata, c’è senza dubbio Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino, l’anno scorso, era stata voluta nelle liste per le elezioni politiche direttamente da Conte. Collocata in posizione blindata, lei stessa si aspettava di ricoprire un ruolo più centrale e anche mediaticamente più rilevante negli equilibri del M5s contiano. Invece l’ex sindaca di Torino, considerata da anni come la vera promessa in campo pentastellato, sembra essersi defilata.
“Appendino troppo vicina a Di Maio” per Conte
Anche la delusione di Appendino è oggetto di speculazioni e pettegolezzi all’interno del gruppo parlamentare stellato. Un deputato del Movimento alla seconda legislatura, parlando con True-News.it nel Transatlantico di Montecitorio, ipotizza: “Appendino sta pagando il fatto di essere stata troppo vicina a Di Maio in passato”. Dunque Conte non si fiderebbe abbastanza. Meglio Baldino. E così Appendino, da un po’ di tempo, sta cominciando a giocare la sua partita personale, ben lontana dal cerchio magico dell’ex presidente del Consiglio. Aspettare, con la speranza che si dissolva la leadership dell’ex avvocato del popolo italiano. Poi correre da protagonista per la guida del Movimento. Questo è il piano dell’ex sindaca di Torino.
Che è poi lo stesso obiettivo, perseguito con molta più chiarezza, da Virginia Raggi. L’altra ex sindaca di punta dei grillini, a differenza di Appendino, ha sempre tenuto una posizione molto autonoma rispetto ai giochi di potere interni al M5s. Raggi, dopo la fine dell’esperienza al Comune di Roma, si è ritagliata il ruolo di “madrina” delle correnti più ortodosse dei pentastellati. L’unica custode dei principi delle origini. Infatti, di tanto in tanto, prova a fare il controcanto a Conte all’interno del Comitato di Garanzia dei Cinque Stelle. E ora sta trovando in Appendino una nuova e insperata alleata. Come notano con malizia nel M5s, le due ex sindache ultimamente hanno partecipato fianco a fianco a più di qualche iniziativa.
Grillo sogna il ticket Raggi-Appendino
Insomma, se Baldino sta sfruttando l’onda lunga della leadership di Conte, Raggi e Appendino stanno facendo asse per preparare il terreno a una successione. D’altronde le due ex sindache di Roma e Torino sono considerate le prime scelte del Garante Grillo, che spera prima o poi si sostituire il “corpo estraneo” Conte. Lo conferma ancora una volta una voce autorevole che arriva dai gruppi parlamentari del M5s: “Non è un mistero che Grillo sogna un ticket Raggi-Appendino per il dopo Conte”.