Sarà una coincidenza che la famiglia di Filippo Turetta abbia scelto di affiancare un secondo avvocato – Giovanni Caruso del foro di Padova – a Emanuele Compagno, il legale affidato d’ufficio al 22enne, proprio oggi che sono esplose forti le polemiche sui social per alcuni suoi vecchi post sui social? I riflettori su Compagno, al centro di una vicenda che ha enormemente colpito l’Italia, si sono accesi sin da principio. E già molti avevano storto il naso per alcune sue affermazioni a difesa di Turetta, definito “ragazzo modello” che “preparava i biscotti” a Giulia Cecchettin, la fidanzata barbaramente uccisa.
Compagno contro le false accuse di molestie e in ricordo dei maschicidi
Ora sui social network hanno iniziato a circolare alcuni suoi post di qualche anno fa che stanno suscitando ulteriori perplessità. Il 25 novembre del 2020, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, scriveva: “E’ giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. E’ giusto ricordare tutti di fronte alla violenza”.
Il 27 luglio 2021 puntava l’indice contro le “false accuse di molestie“. Andando molto più indietro, nell’ottobre del 2015, in occasione di un Halloween commentava: “Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da putt..e in giro per il paese”.
Il 5 maggio del 2021 contestava una puntata di “Carta Bianca” definita “scandalosa”. Si parlava di violenza alle donne: “La donna veniva trattata come una menomata, come un’incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di auto-determinarsi (…) Queste esagerazioni servono solo a delegittimare la donna trasformando in farsa un problema serio”. Parole, queste ultime, con le quali in realtà Compagno pare forse solo aver espresso male una propria critica a contenuti emersi in trasmissione.
Avvocato di Turetta: esplode la polemica
Ma tant’è, la polemica è esplosa. E con chi lo ha contattato per una replica, come Fanpage, il legale ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Sono contro la violenza sulle donne. Sono stato interpretato male. Sarebbe assurdo credere che volessi esprimermi contro le donne che difendo quotidianamente per lavoro”. Ma anche: “Mi rendo conto di aver usato parole forti e mi scuso. Non sono però una persona contro le donne e sono sempre stato per la difesa dei più deboli”. Basterà a placare le polemiche? Difficile dirlo. Nel frattempo la famiglia Turetta pare aver fatto la propria mossa affiancandogli un altro professionista. Potrebbe essere l’anticamera dei saluti. E potrebbe non essere una cattiva idea per il padre di Filippo, già costretto a difendersi dall’accusa – impropria – di aver cresciuto un femminicida.