Ogni atleta delle Olimpiadi, di ogni nazione, si trova a dover rispondere alla fatidica domanda: come sono questi Giochi ai tempi del Covid? E la risposta, al netto di facce tirate, smorfie strane e politically correct, è sempre la stessa: «belle, ma c’è una bella differenza rispetto alle altre». Ecco, differenza…
Certo, gli spalti vuoti senza tifosi tolgono tanto alle emozioni. Ma c’è un’altra cosa di cui nessuno (in pubblico) parla e che manca tanto a tutti, soprattutto a chi non è alla sua prima volta ai Giochi a 5 cerchi: il sesso…
Olimpiadi di Tokyo, troppi controlli sotto il sole
Prima della pandemia infatti nel villaggio olimpico c’era una intensa, intensissima attività fisica-ormonale. Tutto normale, giusto, naturale. Alla fine parliamo di giovani belli, atletici, che a migliaia, a decine di migliaia si trovano uno accanto all’altro come in un vero villaggio vacanze con la voglia di fare festa, di conoscere e farsi conoscere.
Olimpiadi di Tokyo: niente abbracci e baci, neanche tra connazionali
E gli italiani sono da sempre le prede più ambite, il nostro fascino infatti sia per i maschi che per le femmine ha fatto vere e proprie stragi di cuori in passato. Con alcuni maschietti si dice capaci di collezionare più di una «medaglia» in pochi giorni di permanenza al villaggio. Ma a Tokyo no. A Tokyo il massimo del contatto fisico concesso è uno sguardo, magari ricco di messaggi e significati; oltre non si può andare; niente abbracci, baci, figuratevi un rapporto anche se rapido e furtivo. I controlli sono severissimi, e non solo quelli degli allenatori delle singole nazionali; anche gli organizzatori hanno infatti occhi ed orecchie sempre accesi e vigili.
Quindi niente sesso, nemmeno tra connazionali, una vera e propria disdetta per chi da anni aspettava anche per questo valido motivo i giochi olimpici.
Villaggio olimpico, i pettegolezzi dietro le quinte..
I pettegolezzi però non mancano. Nel villaggio italiano infatti sembra tenere banco una presunta (ma chi ne parla la dà per certa) relazione tra un’atleta azzurra ed uno dei suoi tecnici; relazione assolutamente libera ma che starebbe creando qualche fastidio dato che alla atleta verrebbe concesso proprio in virtù di questo rapporto molto stretto qualche libertà di troppo, qualche atteggiamento sopra le righe, ed un trattamento sportivo agevolato. Di chi stiamo parlando?