Chi è Max Landis, figlio di John Landis. Sceneggiatore hollywoodiano di successo, ha firmato pellicole di successo come Chronicle e Bright. Nel 2017 è stato accusato di molestie sessuali da ex colleghe ed ex compagne.
Chi è Max Landis, figlio di John Landis: vita privata e carriera
Nato a Beverly Hills il 3 agosto 1985, Max Landis ha 38 anni ed è il figlio di John Landis, celebre regista di Una poltrona per due e Il principe cerca moglie, e della costumista Deborah Nadoolman. Come i suoi genitori, Max si è costruito una carriera nel mondo del cinema, trovando molto successo come sceneggiatore e regista. Tra i suoi lavori più noti ci sono Chronicle, mockumentary fantascientifico del 2012, American Ultra, Mr. Right e Bright. Nel corso della sua carriera Landis ha scritto diverse storie a fumetti per la DC Comics e ha inoltre collaborato con il mondo del wrestling come consulente creativo.
Vita privata, le accuse di molestie
Nel 2017 Max Landis è finito al centro di una bufera mediatica a causa di una serie di scandali di natura sessuale. L’attrice Anna Akana, dopo l’uscita di Bright su Netflix, ha puntato il dito contro lo sceneggiatore, definendolo “uno psicopatico che abusa sessualmente e aggredisce le donne”. Akana, supportata da molte ex compagne dello sceneggiatore, ha dichiarato di aver ricevuto numerose testimonianze da altre vittime del suo comportamento: “Ci sono troppe voci da ignorare e sento il bisogno di parlarne apertamente perché Max intimidisce e fa paura. E ho visto, facendo parte di quel gruppo di amici, che una delle cose più frustranti è che usa il suo potere e i suoi soldi sulle persone per ottenere la loro amicizia o il perdono”. Oltre all’attrice anche l’attivista Zoe Quinn ha apertamente criticato Landis, definendo i suoi comportamenti un segreto di dominio pubblico.
Da parte sua Max Landis per molti anni non ha risposto alle accuse. In seguito, nel 2021, ha pubblicato una serie di articoli in cui ha parlato della sua situazione, tra cui Why I Never Responded To My Public Shaming. Lo sceneggiatore ha ammesso di essersi reso colpevole comportamenti tossici che han causato “caos e dolore” alle persone a lui vicine. Ciononostante, ritiene che la gogna pubblica a cui è stato sottoposto si possa definire “un’iniziativa un po’ corrotta”. Landis sostiene di non aver commesso molti degli atti di cui è accusato, ma che lo scandalo sia comunque frutto di comportamenti negativi in cui non si riconosce più. “Non ripeterò mai il tipo di comportamento che mi ha portato a essere svergognato pubblicamente.” -ha spiegato lo sceneggiatore- “Non fraintendete. Questa vergogna è una conseguenza delle mie azioni e delle mie scelte”.