Un futuro di rinnovamento per il Servizio Sanitario Nazionale italiano. Questo il quadro delineato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’evento “La sanità del futuro, un bene indivisibile da Nord a Sud”, tenutosi l’11 dicembre presso il suo dicastero promosso da Inrete con il patrocinio del ministero della Salute. Un evento in cui il ministro ha delineato una visione innovativa e ambiziosa per la sanità del Paese.
Il definanziamento e il rinnovamento della Sanità
Schillaci ha ricordato il decennio di definanziamento del SSN, una riduzione di 37 miliardi di euro dal 2009 al 2019. “Abbiamo messo un punto a questo dimagrimento“, ha precisato, “investendo 18 miliardi nel periodo 2023-2026“. Questo nuovo approccio mira a rafforzare il sistema sanitario superando le criticità del passato. “Questo percorso si baserà su alcuni pilastri, in primo luogo un nuovo Patto con le regioni e con i cittadini, superando la logica negoziale dei Patti per la salute per promuovere una governance davvero condivisa con gli stakeholder della sanità. Pensiamo – ha annunciato – di individuare una regione pilota e di avviare una forma sperimentale di pagamento ibrido, parallela a quella attuale, che permetta di tenere conto dei volumi delle attività ma anche degli esiti prodotti”. Oltre a investire sul sistema di offerta, per Schillaci si dovrà anche “investire sul governo della domanda”.
Priorità e innovazioni
Sul presente e futuro, Schillaci ha dichiarato che “le priorità restano il personale sanitario cui andranno in manovra 2,4 miliardi per gli aumenti in busta paga. Ho chiesto con forza che si correggesse la norma sulle pensioni”. Per i cittadini, secondo il ministro, “occorre garantire un benessere psicofisico e non solo cure adeguate”. Schillaci ha inoltre sottolineato la necessità di superare le disparità regionali, evidenziando le differenze tra Nord e Sud e tra strutture eccellenti e quelle meno efficienti. La promessa è quella di una sanità uniforme e di qualità su tutto il territorio nazionale.
Il ruolo del Pnrr
Il ministro ha evidenziato il ruolo fondamentale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) nel rafforzamento della sanità: “L’Italia ha ottenuto di spostare 750 milioni di euro su due leve fondamentali sulla sanità di prossimità“. Questo investimento, secondo Schillaci, porterà a un aumento significativo dei cittadini assistiti attraverso questi servizi. Sulla prevenzione, ha sottolineato: “Non è più pensabile…che si destini alla prevenzione solo il 5% delle risorse investite in salute”.
Cosa aspettarsi dal futuro
Schillaci ha sottolineato l’importanza di una sanità che integri la salute umana, animale e ambientale, in ossequio all’approccio One Health presentato nel convegno, che mette insieme la salute dell’uomo con quella degli animali e dell’ambiente. Il ministro ha evidenziato l’urgenza di un approccio multidisciplinare per garantire la sostenibilità del sistema sanitario. Obiettivo: garantire una Sanità sana, sostenibile e vicina ai bisogni dei cittadini.