Perchè leggere questo articolo? Selvaggia Lucarelli da una parte. Chiara Ferragni e Fedez dall’altra. Uno scontro che imbarazza chi li aveva eletti alfieri di un certo tipo di progressismo. Il Pd di Schlein, ad esempio. True News mette il dito nella piaga intervistando Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare: “Speriamo di salvare le giovani generazioni per tempi nuovi”
Lucarelli vs Ferragnez: atto finale. L’ennesimo scontro tra la giornalista e opinionista e la coppia di influencer più social d’Italia sembra essere quello definitivo. La contrapposizione al culmine di un arco di tempo durato anni in cui Selvaggia Lucarelli, spesso in ostinata solitudine, ha acceso i riflettori sulle ipocrisie, le opacità e le ambiguità di determinate iniziative con protagonisti Chiara Ferragni e Federico Lucia. Raccontate come benefiche. Ma niente più che operazioni commerciali e di branding. Con qualche piccola donazione come effetto collaterale. Una sfida che sta riuscendo a distrarre da temi e problematiche che meriterebbero ben altra attenzione. Ed alla quale qualcuno sta assistendo con imbarazzato silenzio. Sia Lucarelli che i Ferragnez sono infatti stati esposti in innumerevoli occasioni come alfieri di un certo tipo di progressismo che conta parecchi sostenitori, ad esempio, nel Pd a trazione Schlein. Che ora sta vivendo una sorta di cortocircuito in cui non sa più per chi parteggiare.
Rizzo e il caso Lucarelli-Ferragnez: “Polvere di un triste periodo dell’umanità”
True News mette il dito nella piaga chiedendo un commento ad un attento osservatore di queste dinamiche tra media, società dei consumi e politica: Marco Rizzo, un lungo passato da comunista tout-court ed oggi alla guida di Democrazia Sovrana Popolare. Che già su X ha in questi giorni espresso chiaramente il proprio pensiero sulla vicenda-pandori: “Questi cosiddetti ‘influencer’ sono solo la polvere di un triste periodo dell’umanità, dove il mero profitto prevale sulle idee, i valori e l’umanità. Aiutiamoci a superarlo in fretta, specie per la gioventù che verrà”.
Rizzo, l’attuale contrapposizione tra Lucarelli e Ferragnez è anche un cortocircuito per chi si riconosce in determinati valori e aveva eletto a modelli figure che probabilmente non erano adeguate?
E’ un mondo che nel suo complesso non mi piace. Nel merito: se la beneficenza viene esposta, diviene autopromozione. In generale, il peso che oggi hanno gli influencer nella costruzione di una opinione pubblica massificata tra le nuove generazioni è il segno del disfacimento del nostro tempo. Non riesco a pensare a nulla di peggio, spero si sia toccato il fondo. E che le giovani generazioni possano essere salvate per tempi nuovi.
Che cosa contesta, nello specifico, agli influencer?
La superficialità, l’inseguimento del mero profitto, il loro livello di inutilità. Che pure indirizzano milioni di persone. Siamo alla fine del tempo occidentale
E quando questo enorme consenso viene usato anche su terreni civici e politici?
Il giusto e lo sbagliato finiscono per essere decisi da privati al soldi di multinazionali dell’informazione. Più potenti degli Stati. Una dittatura del totalitarismo globalista e liberista. Esercitata nel modo più convincente, con una pervasività quasi totale che rende superfluo l’utilizzo di strumenti violenti o repressivi. Questa è lobotomizzazione
Tornando al confronto tra Lucarelli e Ferragnez: la prima ci fa un figurone…
Ma io francamente preferirei calare un sipario. Anche solo parlarne favorisce l’affermazione di questo tipo di presenze