L’imprimatur ufficialmente giunge da Flavio Alivernini, portavoce di Elly Schlein. Ma al Nazareno è noto a tutti: la nomina di Mattia Morandi quale capo ufficio del gruppo Pd alla Camera porta la firma di Dario Franceschini. Un big evergreen dei democratici per il quale ormai da undici anni Morandi svolge il ruolo di comunicatore.
Morandi succede a Piero Vizzani, da pochi giorni passato all’ufficio stampa di Montecitorio nell’ambito di un accordo trasversale che ha visto anche le nomine di Antonella Giuli e Caris Vanghetti, rispettivamente in quota Fratelli d’Italia e Forza Italia. La scelta del nuovo responsabile della comunicazione dei deputati Pd conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l’influenza che ancora oggi Franceschini sa esercitare all’interno del partito. Specie quando si tratta di nomine.
La carriera da comunicatore tra Pd e parlamento
L’esperienza di portavoce e comunicatore di Morandi è ormai quasi ventennale, ma i suoi rapporti professionali con il centrosinistra risalgono già ai primi anni Duemila. Come riporta il suo curriculum, dal 2001 al 2006 han infatto collaborato presso l’Ufficio Legislativo del Gruppo parlamentare della Margherita- DL l’Ulivo per il quale ha ricoperto il ruolo di Responsabile legislativo in materia di Trasporti. Negli stessi anni ha collaborato, in qualità di consulente, con l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma. Risale invece al 2005 l’inizio della collaborazione con il Censis su tematiche inerenti l’Economia marittima nazionale.
La svolta professionale nel 2006 con il ruolo di portavoce per la vicepresidenza della Camera dei Deputati. Dal 2008 al 2013 lavora per l’Ufficio stampa del Gruppo parlamentare del Pd della Camera dei deputati in qualità di addetto stampa. Quindi, dal 2013, la convergenza con Franceschini, di cui diviene portavoce quando il dem è ministro per i Rapporti con il Parlamento. Ruolo che mantiene negli anni di Franceschini al dicastero della Cultura.
Mattia Morandi e la passione per i fumetti
Romano nato nel 1975, è divenuto pubblicista nel 2011 e risulta iscritto nell’albo dell’Ordine dei giornalisti del Lazio. Si è laureato alla Sapienza con una tesi sugli “Aspetti e problemi della privatizzazione nelle economie post-comuniste”. Come rivelano i suoi profili social, è particolarmente appassionato di fumetti (sua l’idea dell’iniziativa “Fumetti nei musei“) ed è a sua volta disegnatore.