Matteo Salvini difende Chiara Ferragni: “L’accanimento di questi giorni mi lascia sconcertato, ci sarà un processo”. Il vicepremier dice la sua sul Pandorogate: “La politica ha cose più importanti dei pandori di cui occuparsi”.
Matteo Salvini difende Chiara Ferragni: “L’accanimento non mi piace a prescindere”
Da settimane ormai l’ormai famigerato Pandorogate domina il dibattito pubblico. Chiara Ferragni ed Alessandra Balocco sono ora indagate per truffa per la vicenda dei pandori firmati, come riportato dall’agenzia ANSA: “Per via di una serie di email valorizzate nelle carte acquisite negli uffici dell’Antitrust, l’ipotesi di reato, ancora da formulare, potrebbe essere non più frode in commercio bensì truffa. Stamani gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano hanno depositato una prima annotazione, a cui seguirà anche una serie di allegati, al procuratore aggiunto Eugenio Fusco”.
La costante attenzione mediatica per il caso ha causato l’ira di Fedez, ma ha anche portato un alleato inaspettato dalla parte dei Ferragnez. In un’intervista concessa ad RTL 102.5, il Ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, spesso in polemica con la coppia social, ha espresso a modo suo la sua solidarietà a Chiara Ferragni: “È chiaro che il Paese non dipende da Chiara Ferragni e spero che la politica abbia cose più importanti di occuparsi dei pandori, però a me non piace l’accanimento a prescindere su qualcuno che è in difficoltà. L’accanimento e la cattiveria di questi giorni mi lasciano sconcertato“. A sua detta “Chiara Ferragni non è il problema dell’Italia, ci sarà un processo”.
L’inchiesta al cognato Tommaso Verdini: “Non mi piace quando attaccano la famiglia”
Salvini ha parlato dei Ferragnez in un contesto più ampio, parlando anche dell’inchiesta in corso su suo cognato, Tommaso Verdini, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta: “È un ragazzo in gambissima, non ho nessun dubbio. Ho avuto amici carissimi sputtanati sui giornali per settimane, Morisi, Savoini, poi è finito in niente, archiviato. Non amo quando attaccano figli e mogli per motivi politici. Io non ho mai fatto mezzo favore a nessuno, gli appalti vanno ai più bravi, non sono mai stato sfiorato da nessuna indagine. Finire sui giornali per dichiarazioni di altri che millantano mi ha dato fastidio, non tanto per me”.