Perché leggere questo articolo? La Consob americana apre agli Etf in bitcoin. André Dragosch, Head of Research di ETC Group, a True News: “Il deposito di BlackRock del 15 giugno 2023 è stato visto come un momento di svolta nella storia degli Etf spot sul Bitcoin e del Bitcoin stesso. Ecco perché la svolta sarà dirompente
I bitcoin possono sbarcare nel tempio della finanza mondiale, Wall Street. Ora è ufficiale. Ieri la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, l’equivalente della nostra Consob, ha approvato il primo Exchange traded fund (Etf) spot con sottostante in bitcoin. Un vero e proprio spartiacque per gli investitori.
Il via libera della Sec ai bitcoin
Il principale regolatore americano dei titoli ha autorizzato la negoziazione di 11 Etf con sponsor che vanno da attori affermati come Fidelity e Invesco a nuovi arrivati focalizzati sul digitale tra cui Grayscale e Ark Invest. Si prevede che i primi fondi, che vengono negoziati in borsa come le azioni e godono di un trattamento fiscale speciale negli Stati Uniti, inizieranno a essere negoziati già oggi. Al suono della campana di Wall Street, nientemeno che BlackRock, il colosso globale della finanza, potrebbe mettere in campo il suo prodotto iShares Bitcoin Trust.
“L’approvazione arriva dopo mesi di attesa e un’aspra battaglia legale“, nota il Financial Times. Il boost al valore della più nota criptovaluta è stato immediato: “Dopo le approvazioni, il bitcoin veniva scambiato a circa 45mila dollari per unità, ben al di sotto del picco di 69mila dollari raggiunto nel novembre 2021, ma quasi tre volte il minimo di 16mila raggiunto nel dicembre 2022 dopo il crollo dell’ormai noto scambio di criptovalute FTX”.
Come cambia il mercato
L’approvazione della Sec agli Etf in bitcoin potrebbero rendere il mercato di questo asset d’investimento ad alto potenziale speculativo, decentralizzato e volatile, più liquido. Dal mercato dei token anarchico e volatile si passa a un contesto in cui gli investitori istituzionali e al dettaglio statunitensi potranno ora far loro un’esposizione diretta alla nota criptovaluta attraverso un prodotto regolamentato. Senza i rischi di acquistare da borse non regolamentate.
A tal proposito True-News ha raccolto le opinioni di un esponente del sistema finanziario e degli investimenti preparato sul tema delle criptovalute, André Dragosch, Head of Research di ETC Group. Per il quale l’approvazione completa un percorso che si è aperto alcuni mesi fa. Per la precisione “il deposito di BlackRock del 15 giugno 2023 è stato visto come un momento di svolta nella storia degli Etf spot sul Bitcoin e del Bitcoin stesso. Le ultime delibere della Sec sulla struttura preferenziale erano già indicative di un’imminente approvazione, dato che nelle ultime settimane le discussioni tra la Sc e le istituzioni finanziarie depositanti hanno raggiunto un ritmo serrato. E la maggior parte di queste discussioni ha avuto come focus il modello di rimborso, fisico o in contanti alla base degli Etf”.
La svolta Sec sui bitcoin
La Sec, secondo Dragosch, ha avuto una graduale convinzione dell’utilità finanziaria dei bitcoin. “Durante il mandato di Jay Clayton come presidente della SEC (2017-2020) si è registrato un significativo periodo di scetticismo, evidenziato dal rifiuto di 9 proposte di Etf Bitcoin in un solo giorno nell’agosto 2018″ nella fase di massima anarchia. Clayton nel suo mandato “ha sottolineato la necessità di regole e sorveglianza rigorose per prevenire la manipolazione nel trading delle valute digitali. Anche i problemi di custodia e lo stato nascente dei mercati dei futures su Bitcoin sono stati motivo di preoccupazione. Al contrario, il mandato di Gary Gensler, che è succeduto a Clayton, ha portato un rinnovato ottimismo per gli Etf sui Bitcoin”. Culminato nell’approvazione di ieri.
I nodi tecnici
Ora, nota Dragosch, la partita verte sulle modalità di rimborso degli investimenti. Nel caso del rimborso fisico avremmo un meccanismo che “consente di scambiare le azioni dell’ETF direttamente con il Bitcoin detenuto dall’ETF. Questo modello è spesso preferito dalle società in quanto ritenuto più interessante per gli investitori”. Al contrario, nota l’analista, ” i rimborsi in contanti comportano la vendita di azioni in cambio di denaro. La SEC, tuttavia, ha mostrato una preferenza per i rimborsi in contanti rispetto al riscatto fisico della criptovaluta. Probabilmente a causa di problemi normativi e operativi”. Siamo già a dettagli tecnici di valenza strutturale: segno che ormai anche per i bitcoin è giunto il momento per esser considerati asset di mercato a tutto tondo. E questa è già di per sé una novità dirompente.