La riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), pubblicata in Gazzetta ufficiale il 15 gennaio 2024, rappresenta una significativa evoluzione nella gestione e nell’approccio alle politiche farmaceutiche in Italia. La ristrutturazione ha come obiettivo principale l’ottimizzazione dei processi decisionali e l’incremento dell’efficienza operativa. Con la formazione di una Commissione Scientifica ed Economica unificata, si prevede un miglioramento nella valutazione dei farmaci, enfatizzando l’importanza di un approccio basato su evidenze scientifiche e criteri economici solidi.
I cambiamenti strutturali includono anche la revisione dei ruoli chiave all’interno dell’agenzia, con nuove dinamiche e responsabilità per il Presidente, il Direttore Amministrativo e il Direttore Tecnico-Scientifico. Queste modifiche mirano a garantire una maggiore trasparenza e responsabilità nelle decisioni, oltre a rafforzare le collaborazioni con istituzioni e organismi a livello nazionale e internazionale.
La riforma affronta inoltre le sfide attuali e future del settore farmaceutico, come l’accesso ai nuovi trattamenti e le questioni relative all’equità nell’assistenza sanitaria. Obiettivo, creare un sistema più agile e reattivo, in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze dei pazienti e del sistema sanitario nel suo complesso.
Rispetto al progetto originario, c’è stata una sola modifica di rilievo, avvenuta a seguito dell’accoglimento del parere della Conferenza Stato-Regioni, relativamente alla nomina dei componenti Commissione scientifica ed economica del farmaco. In particolare, si prevede che saranno quattro i membri designati dal Ministro della salute e non più sei; mentre i membri designati dalla Conferenza Stato-Regioni saranno tre e non più uno.
Tra le principali novità l’abolizione della figura del Direttore Generale con la figura del Presidente, che assume la responsabilità legale dell’Agenzia e presiederà il Cda che sarà composto, oltre che dal presidente, da due membri scelti dalle Regioni, uno dal Ministero dell’Economia e uno dalla Salute. Il presidente, rispetto a quanto previsto nella bozza iniziale, verrà nominato dal Ministro della Salute d’intesa con le Regioni. Una formula che assegna ai presidenti un ruolo forte nella nomina del vertice dell’Agenzia.
Altra novità è l’istituzione concreta delle figure dei direttori amministrativo e tecnico scientifico che saranno nominati dal Ministro previo parere delle Regioni. Ulteriore importante modifica è quella che vede la soppressione di Commissione tecnico-scientifica e Comitato prezzi e rimborsi che vengono sostituite dalla Commissione scientifico-economica (Cse).
Il decreto entrerà in vigore a partire dal 30 gennaio 2024. Da quel momento entrerà nel vivo la riforma dell’Agenzia, con le nomine dei nuovi organi e vertici e la conseguente riorganizzazione interna finalizzata a rendere Aifa più snella ed efficiente.
Lo Stato, con queste modifiche, punta su una riforma che, attraverso un approccio innovativo e integrato, possa migliorare la qualità del servizio offerto dall’Aifa, incidendo positivamente sull’accessibilità e sull’efficacia dei farmaci in Italia. Questa trasformazione rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più moderno e orientato al futuro.