“Fossi in Delmastro verrei velocemente in Parlamento a dire la verità prima che la verità la dica qualcun altro. Perché è solo questione di tempo, credetemi”. Suonano sibilline le parole che Matteo Renzi affida alla sua newsletter questa mattina. Il leader di Italia Viva sembra alludere a qualche potenziale imminente rivelazione sulla inquietante vicenda delle “pistole di capodanno” che tocca il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove.
Renzi: “Delmastro? O è reticente, o mente”
“Sulla storia del pistolero di capodanno, il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro se va bene è reticente, se va male mente. Io penso che stia facendo entrambe le cose. Penso anche che la Meloni che non gli toglie la delega alla polizia penitenziaria rischi in prospettiva di pagare a caro prezzo questa impuntatura”. Renzi prosegue: “A cosa mi riferisco? Lo vedrete presto. Non basta ripulire la scena del crimine. Fossi in Delmastro verrei velocemente in Parlamento a dire la verità prima che la verità la dica qualcun altro. Perché è solo questione di tempo, credetemi”.
Armi da fuoco a una festa di capodanno, Renzi: “Immorale”
Renzi conclude: “A chi mi dice: ma perché insisti su questa storia? Perché trovo immorale che in una festa di capodanno pubblici ufficiali usino un’arma da fuoco (una?) in una festa in cui ci sono dei bambini e che chi deve dire la verità stia mentendo o mandando pizzini da venti giorni. È una cosa enorme. Ne va della dignità dei membri del governo, della polizia penitenziaria, delle istituzioni. Voi che dite?”.
Morello non è più il caposcorta di Delmastro
Nel frattempo proprio oggi si apprende che Pablito Morello, ispettore capo della Polizia penitenziaria presente la notte di capodanno nella sede Pro loco di Rosazza, provincia di Biella, quando un colpo di pistola partito dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo aveva ferito un 31enne, non è più il caposcorta di Delmastro. Ma già da tre settimane, ovvero dall’incidente di Capodanno, non era più in servizio. Il ferito è peraltro genero dello stesso Morello.
Morello e Delmastro, un rapporto di vecchia data
Come riporta il Post, sono emersi in questi giorni gli stretti legami tra Delmastro e gli agenti della Polizia penitenziaria di Biella. Lo studio legale della sua famiglia ha in passato difeso diversi agenti coinvolti in vicende giudiziarie. Stretto in particolare il legame tra Delmastro e Morello: il secondo era stato eletto nel 2009 nel consiglio comunale di Biella, dove Delmastro era assessore. E poi insieme lasciarono nel 2013 il Pdl di Silvio Berlusconi per approdare in Fratelli d’Italia. Intrecci che arricchiscono un quadro al centro del quale rimane ancora una domanda senza risposta: chi ha sparato?