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Long cold raffreddore: sintomi, cura e durata

Long cold raffreddore

Long cold raffreddore: tanti italiani sono alle prese con i sintomi che non lasciano in pace per molto tempo. Ecco quali sono e com’è si può curare.

Long cold raffreddore: sintomi

Long cold è un raffreddore che sta minacciando e colpendo tanti italiani nelle ultime settimane. Tra i sintomi più comuni ci sono tosse, mal di stomaco e diarrea che si possono sviluppare. Il Professor Roberto Albera ha rilasciato delle dichiarazioni alla Repubblica dove ha spiegato che: “Si può avere la sensazione che non passi mai, ma in realtà dovrebbe essere evidente una ciclicità dei sintomi, con un netto miglioramento seguito da un peggioramento della congestione, del naso che cola e dei sensi ovattati, dovuti a un minor spazio per il passaggio dell’aria nelle cavità nasali piene di muco“.

Secondo Albera non necessariamente: “esiste una rinite vasomotoria non allergica cronica in cui una congestione intermittente della mucosa nasale porta a rinorrea acquosa, ovvero naso che cola, e starnuti. Ma è una situazione rara e di eziologia incerta”.

Il vaccino antinfluenzale non contrasta il Long Cold: “Non protegge in alcun modo dal raffreddore e dalle sue complicanze: chi dice l’ho fatto ma si è ammalato comunque, è perché probabilmente si è preso un rinovirus”, ha aggiunto il dottore.

La durata e la cura

Gli esperti hanno fatto sapere che la durata di questo raffreddore può arrivare anche alle quattro settimane. Rispetto alla rinosinusite, virus che innesca un’infiammazione dei seni paranasali, che può portare mal di testa, il dottor Albera ha sottolineato: “E’ simile ad un dolore, una fitta, proprio in corrispondenza del seno chiuso. La più conosciuta è quella sopra al naso, nella parte bassa della fronte o intorno agli occhi, ma può essere anche nelle guance o mascellare, tant’è che potrebbe esser confusa con il mal di denti. È più comune di quanto si pensi che un paziente si rivolga a un dentista, piuttosto che all’otorinolaringoiatra”.

Ecco quali possono essere i consigli per la cura: “Per il raffreddore acuto gli spray sono molto validi e possono dare sollievo. I lavaggi nasali possono aiutare a ridurre la carica batterica, ma non aiutano con i sintomi. Invece in caso di muco denso, dolore ai seni paranasali, o sintomi continuativi senza alcun tipo di miglioramento che perdurano da più di due settimane, è bene rivolgersi al proprio medico per valutare la situazione e iniziare la cura antibiotica in caso d’infezione batterica”, ha concluso Albera.

 

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