Perché leggere questo articolo? Vincenzo De Luca ha la querela facile. I suoi strali contro il governo sono finiti per essere tirati in ballo nel botta e risposta tra Meloni e Schlein. Tutte le iniziative legali del Governatore in odore di terzo mandato in Campania. Nonostante il suo partito.
Un uomo solo contro tutti. Vincenzo De Luca è la confutazione vivente di quella travagliata frase “Molti nemici, molto onore”. Travagliata per chi l’ha fatta propria nel corso dei secoli (non solo Mussolini, c’è ampia letteratura in materia). L’inevitabile ricorso agli attacchi ad personam del Governatore della Campania, alla lunga rischia di perdere di spesso. Probabilmente non di vis comica. L’ultimo dell’inesauribile serie di strali vede De Luca contro Giorgia Meloni. Stavolta – quasi – suo malgrado. L’uomo contro tutti, piano piano appare solo.
De Luca tra Schlein e Meloni
Per una volta, Vincenzo De Luca si è ritrovato in mezzo a un gioco politico che non sembra aver pianificato. E’ finito nel botta e risposta tra Meloni ed Elly Schelin, sull’onda delle dichiarazioni in difesa di Gaza pronunciata dai cantanti di Sanremo. La segretaria dem invitava il governo a impegnarsi maggiormente per cessate il fuoco in Medio oriente. “Chiamerò Meloni per Gaza, se il governo ha un piano noi ci siamo” ha dichiarato Schlein in un’intervista al Corriere.
La proposta per una prima possibile convergenza, in vista della discussione sulla guerra prevista in settimana alla Camera, è stato prontamente respinta al mittente. Con De Luca insolitamente utilizzato come schermo da parte della premier. Meloni ha infatti chiamato la segretaria dem in causa su altro. Ovvero sulle offese del Governatore campano al governo, bollato con una serie di epiteti. “Imbecilli, farabutti, delinquenti politici” per la vicende dei fondi di coesione per il sud. Meloni ha chiesto a Schelin una presa di distanza da De Luca. “Abbiamo atteso una segno di dissociazione e di condanna, finora inutilmente. Se non arrivasse prenderemo atto del fatto che questi sono gli impresentabili metodi democratici del Pd” ha tuonato Meloni.
Impresentabili querele
Il ricorso all’aggettivo “impresentabili” è tutto fuorché casuale. La vicenda risale al 2015. “È stato un atto di infame responsabilità. Non è che ti svegli la mattina e a 24 ore dalle elezioni t’inventi la categoria degli impresentabili, per me impresentabile è l’onorevole Rosaria Bindi, da tutti i punti di vista”. Così Vincenzo De Luca, all’epoca già candidato ora presidente della Regione Campania, si scagliò contro la presidente della Commissione Antimafia che lo inserì nella lista degli impresentabili. Ma non solo De Luca passò all’attaccò e querelò la collega di partito. Lo scontro di carte bollate è finito in un nulla di fatto, concludendosi l’anno dopo. Ma era solo una della lunga serie di querele – spesso a vuoto – scagliate dal Governatore.
L’ultima iniziativa legale in ordine temporale riguarda proprio i fondi per il sud. E’stata fissata al 17 aprile la trattazione in camera di consiglio al Tar Campania del ricorso presentato dalla Regione Campania contro il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto per il blocco dei fondi sviluppo e coesione. Al centro della polemica politica c’è il taglio da oltre 3 miliardi dal Fondo perequativo destinati alle infrastrutture del Mezzogiorno e al Pnrr. A inizio anno De Luca ha convocato una conferenza stampa per annunciare la querela al ministro. Se vi sembra un modo strano di risolvere le controversie politiche, allora non conoscete Vincenzo De Luca.
De Luca ha la querela facile
Se avete del tempo libero, provate a fare un gioco: scrivete “Vincenzo De Luca querela” su Google – vi consigliamo di inserire anche il nome di battesimo, perchè anche il quasi omologo Cateno, sindaco di Messina e fondatore di “Nord chiama sud” ha la querela facile. Non vi annoierete. L’elenco è pressoché sterminato. Si va da Concita De Gregorio, rea di aver parlato male della Salerno di De Luca in una puntata di “Fuori Roma”. Si passa per la collega Selvaggia Lucarelli, “per un articolo ironico”. Contro la trasmissione Report, con tanto di auspicio per il licenziamento del giornalista autore del servizio che lo riguardava. E per l’intera redazione di Repubblica, che ha pubblicato un’inchiesta sulla Sanità in Campania che ha mandato De Luca su tutte le furie. C’è anche chi, come il povero Luigi Di Maio, si è visto recapitare ben quattro querele in una volta dal Governatore. E per finire, il consulente del Ministero della Saluta, Walter Ricciardi, che aveva parlato di “scene da guerra a Napoli” durante il lockdown. Insomma, se in questi giorni di discussione per un terzo mandato in Campania non dovesse veder arrivare De Luca, attenta Elly! A breve potrebbe arrivarti la querela.