Pierpaolo Sileri invita alla cautela e alla costruttività la Commissione d’Inchiesta parlamentare sul Covid-19: l’ex sottosegretario e viceministro della Salute, in carica quando nel governo Conte II il titolare del dicastero era Roberto Speranza parlando con True-News invita alla cautela nel giudizio.
La Camera ha approvato con 132 sì contro 86 no la proposta di legge che punta ad istituire la Commissione d’inchiesta sull’operato del Governo e sulle misure da esso adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica del Covid-19. Misura fortemente contestata da Speranza e dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Più sfumata la posizione di Sileri: “è prematuro giudicare”, dice a True-News, “anche perché oggigiorno abbiamo solo il disegno istitutivo. Non sappiamo ancora chi saranno i membri né, men che meno, chi la presiederà e quando inizieranno i lavori. Ritengo che ogni giudizio non debba essere affrettato“, aggiunge il primario dell’unità di Chirurgia Colonproctologica e Malattie Infiammatorie croniche Intestinali dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Cosa si poteva fare meglio? Sileri: “Cogliere l’occasione per capire”
Sileri non fa più politica, ha lasciato come annunciato già ai tempi del Covid-19 parlamento e politica con la fine della XVIII Legislatura e osserva la vicenda da fuori i palazzi. “Lavoro da mattina a sera in ospedale”, dice l’ex senatore, “e la mia priorità resta la mia professione”, aggiunge. Non si sente assediato dalla commissione, invita il Parlamento a “cogliere l’occasione perché sia il contesto ove riflettere su cosa è stato fatto ai tempi della pandemia e su come si sarebbe potuto fare meglio, senza trasformarla in una tribuna politica”.
“Le commissioni di inchiesta”, nota Sileri, “hanno senso se vengono intese in questo senso. Non se invece cercano colpevoli”. Sileri ricorda di aver, in prima persona, promosso a sua volta delle richieste di istituzione di commissioni di inchiesta: “Io stesso, a luglio 2018, ho presentato una proposta di istituzione di una commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale”, ricorda. “L’importante è vivere in senso non accusatorio queste commissioni. La Commissione Covid sia costruttiva: se lo sarà, farà un buon servizio permettendo di analizzare al meglio gli scenari di ieri. Non bisogna necessariamente cercare colpevoli”, e del resto le commissioni di questo tipo nono sono assolutamente dei tribunali, aggiungiamo.
Il senso della commissione
“Del resto”, chiosa l’ex viceministro, “se io in reparto facessi un’inchiesta per analizzare la gestione delle operazioni in un dato periodo temporale non sarebbe certo per cercare colpevoli o accertare responsabilità. Ma per far lavorare al meglio la mia squadra e permettere a tutti di capire come evitare che si ripeta ciò che in passato non ha funzionato“. Sileri spera che anche lo spirito della commissione possa essere questo. I toni avvelenati con cui la Commissione nasce rendono le premesse del suo percorso a dir poco complicate. Ma nulla è scontato in partenza. L’importante sarà evitare di usare, in ogni senso, i tribunali sul passato prossimo come tribune per pontificare del futuro elettorale dei partiti. Un rischio e una tentazione da fuggire per non far infiammare antiche ferite legate al Covid, che non si dovrebbero far tornare a sanguinare