Perché leggere questo articolo? Dalla vittoria del Campo Largo al debacle di Giorgia Meloni. Marco Rizzo di Democrazia Sovrana popolare commenta a True-News il risultato elettorale in Sardegna, soffermandosi sugli allarmanti dati dell’astensionismo e sulla sua visione del Campo Largo.
“Questa destra e questa sinistra sono facce della stessa medaglia”. Esordisce così Marco Rizzo, presidente onorario del Partito Comunista intervistato da True-News.it commentando le elezioni in Sardegna vinte da Alessandra Todde, candidata del Campo Largo. Rizzo, dopo aver lasciato la guida del Pc, è entrato a far parte nel 2023 di Democrazia Sovrana Popolare, di cui ora riveste il ruolo di coordinatore. Ecco il suo commento a margine del voto in Sardegna.
Marco Rizzo: “Il vero dato e l’astensionismo”
“Vota un sardo su due ma nessuno ne parla”, afferma Rizzo riguardo i risultati delle elezioni regionali in Sardegna. Il presidente onorario del Pc fa molta attenzione ai dati sull’astensionismo, attaccando sia i partiti di maggioranza che dell’opposizione. “Sarebbero pronti a festeggiare anche se votano due persone. La Todde diventa presidente della regione con i voti di poco più del 20% aventi diritto“. Secondo il coordinatore di Dsp i festeggiamenti sono inutili guardando gli allarmanti dati dell’astensione. “Ormai si vincono le elezioni con un sardo su 5“, ha concluso.
Il coordinatore di Dsp: “Il campo largo è un’eterna contraddizione”
Sulla questione della vittoria alle elezioni in Sardegna e del Campo Largo, che Rizzo definisce “un’eterna contraddizione. I temi fondamentali sono i quelli della politica estera ed energetica”. Sulle differenze di vedute Rizzo tende a specificare che ormai sia i partiti di sinistra che quelli di destra tendono ad avere visioni simili se non identiche. “Tra questa destra e questa sinistra c’è un unitarietà di visione. Si dividono solo su piccole differenze”, ha affermato. “Ormai questa destra e questa sinistra sono facce della stessa medaglia“.
Rizzo: “Conte e Schlein? Incoerenti, non voterei nessuno dei due”
Se dovesse decidere chi votare tra Conte e Schlein, Rizzo ha le idee chiare. “E’ una gara sull’incoerenza. Non voterei nessuno“, ha affermato. Secondo il presidente onorario del Pc, “la sinistra la rappresentano di più quei sardi che si sono rifiutati di votare questo accrocchio“. Rizzo ha poi affermato ironicamente che, dovendo scegliere tra Meloni e Schlein, si troverebbe in difficoltà. “Butteri giù direttamente la torre” ha dichiarato ridendo, un po’ in imbarazzo.
Marco Rizzo: Giorgia Meloni? Non è tuto oro ciò che luccica”
“Certamente c’è la scelta di un candidato sbagliato che nelle regionali conta“, afferma Marco Rizzo cercando di comprendere i motivi della debacle di Giorgia Meloni e di tutto il centrodestra. “Una questione importante è che Meloni ha caricato su di sé l’immagine del governo e qualche contraddittorietà si è vista, come la vicenda della guerra in Ucraina o riguardo l’Ue“, ha continuato. “Credo che ci sia una scelta sbagliata del candidato e un appesantirsi dell’azione di governo, soprattutto riguardo temi di politica estera che precipita su temi come quello dell’ energia”. “Non è tutto oro ciò che luccica“, ha concluso.