Ogni anno in Piemonte sono oltre 30mila i nuovi casi di tumori e si stima che determinino quasi 58mila ricoveri. Un’emergenza sanitaria a cui è importante trovare risposte rapide. E se già annualmente il sistema regionale supporta con i suoi servizi 35mila malati, è di sabato l’annuncio dell’avvio di una collaborazione tra Regione Piemonte e Novartis Italia per migliorare ulteriormente la presa in carico e la gestione dei pazienti oncologici piemontesi.
Piemonte, regione chiave nella lotta contro i tumori
Il Piemonte è una regione chiave nella lotta contro i tumori: qui è nata la prima Rete Oncologica Regionale, modello per il resto di Italia; qui è inoltre presente lo stabilimento di ricerca e sviluppo Novartis di Colleretto Giacosa, diventato negli anni un hub dell’innovazione per la medicina nucleare di precisione e dove vengono prodotte alcune terapie in ambito oncologico destinate poi ai mercati mondiali “Il Piemonte è una regione chiave per Novartis Italia. Proprio qui, oltre alla presenza di centri di ricerca e di cura di eccellenza, siamo impegnati a Colleretto Giacosa a reimmaginare gli attuali paradigmi terapeutici nel campo dell’oncologia attraverso i radioligandi. – commenta Valentino Confalone, Country President Novartis Italia. “Questa collaborazione con la Regione ha quindi per noi un significato particolare, perché si aggiunge a quello che già facciamo in termini di ricerca e innovazione ma trae anche forza dalla sinergia attiva di tutti gli attori del Sistema Paese, tra cui le istituzioni regionali. Solo insieme possiamo far evolvere il Servizio Sanitario e renderlo pronto ad affrontare le sfide del futuro”.
La collaborazione per attuare il Piano Oncologico Nazionale
La collaborazione si inserisce nell’impegno condiviso della Regione e di Novartis per dare attuazione al Piano Oncologico Nazionale e punta a migliorare la presa in carico e la gestione dei pazienti piemontesi. «La Regione Piemonte si distingue sul fronte oncologico con la realizzazione di un modello di assistenza d’avanguardia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – che mette insieme alta professionalità medica e alta tecnologia, al servizio del paziente sia in ospedale che sul territorio. La nuova Rete oncologica del Piemonte è un modello riconosciuto a livello internazionale, il valore aggiunto sul fronte della ricerca e terapeutico consiste nel saper unire le forze e fare gioco di squadra con tutti i soggetti coinvolti nella lotta ai tumori».
La Rete Oncologica Regionale, oltre 35mila persone accedono ai servizi
Ogni anno circa 35.000 persone usufruiscono dei servizi e delle prestazioni coordinate dalla Rete Oncologica Regionale: infatti, il Piemonte vuole essere a fianco dei pazienti, accompagnandoli lungo i percorsi di diagnosi e di terapia e offrendo modalità di cura multidisciplinari ed assistenza attraverso centri dedicati. L’ottimizzazione dei percorsi organizzativi di gestione e monitoraggio dei pazienti gestiti tra ospedale e territorio, così come l’individuazione di sistemi più efficaci di prevenzione, diagnosi e presa in carico rimangono una priorità per la Regione, anche con l’obiettivo di ripristinare il sistema impattato fortemente dalla pandemia degli anni scorsi.