Perché leggere questo articolo? True-News.it ha intervistato Francesco Toscano, esponente di Democrazia Sovrana e Popolare, sulla sentenza della Corte di Londra e sul paragone tra il fondatore di Wikileaks Julian Assange e il dissidente politico russo Alexei Navalny.
Assange non sarà estradato negli Stati Uniti. O almeno non per ora. La Corte di Londra ha rinviato il giudizio del giornalista australiano Julian Assange al 20 maggio. Assange e i suoi legali hanno ancora qualche mese per impedire l’estradizione del fondatore di Wikileaks negli Stati Uniti, dove potrebbe rischiare anche la pena di morte. True-News.it ha intervistato Francesco Toscano, politico al fianco di Marco Rizzo nel partito “Democrazia Sovrana e Popolare”, sulla figura di Assange e sul paragone “improprio” tra il giornalista australiano e il dissidente politico Alexei Navalny.
Toscano: “Assange punito ingiustamente per aver svelato la criminalità”
La sentenza della corte londinese secondo Toscano è “una notizia positiva”. Quello che però il politico pensa è “che stiano giocando con la vita di un uomo che continua a vivere rinchiuso senza aver commesso nessun atto meritevole di essere punito con la prigione”. “Il dato di fatto è che quest’uomo è sequestrato. È punito per avere svelato la criminalità di un potere istituzionale che ha utilizzato metodi terribili nel corso di guerre che venivano presentate come esportazione della democrazia e che erano il più delle volte soltanto manifestazioni di un delirio di onnipotenza di gruppi di bellicisti che si sentivano onnipotenti”, ha aggiunto.
Un paradosso secondo Toscano. “Assange è un uomo sequestrato da organizzazioni che dovrebbero in teoria rispettare il principio dello stato di diritto e che invece si comportano come bande delinquenziali”. L’unica colpa di Assange, secondo il politico, è quella di “aver svelato i crimini compiuti da altri“.
Toscano: “Vendetta del male contro il bene”
I legali di Assange, durante il corso della sentenza, hanno parlato di “una persecuzione contro la legittima attività giornalistica” nei confronti di Assange. Francesco Toscano non è del tutto d’accordo, dicendo in realtà che parlare di persecuzione è riduttivo. “È molto peggio. È una vendetta barbara dei cattivi contro i buoni”. Il fondatore di Wikileaks, quindi, ha solo avuto il coraggio di “denudare il potere assassino che tramite i media riesce ad apparire in vesti candide”. “Siccome ha mostrato la faccia del mostro, il mostro si vendica. Siamo oltre la persecuzione, siamo alla vendetta del male contro il bene“, ha dichiarato a True-News.it.
“Assange uomo libero, Navalny traditore”
La moglie di Julian Assange, Stella, ha dichiarato che se suo marito dovesse essere estradato, farebbe la fine di Navalny, dissidente politico russo morto in circostanze misteriose in un carcere in Siberia. Paragone che però Toscano reputa improprio. “Assange potrebbe morire anche in un carcere inglese. Penso che sia un uomo a rischio vita ogni giorno”, afferma. Il politico però è convinto che Stella Assange non stia facendo un favore a suo marito nel paragonarlo a Navalny. Assange infatti è “un uomo libero ed esempio di giornalismo investigativo”. A differenza di Navalny che Toscano considera “un uomo che ha tradito la sua patria per servire potenze nemiche straniere“.
I governanti italiani e la mancanza di coraggio e libertà
La politica italiana però avrebbe potuto fare qualcosa per poter aiutare il fondatore di Wikileaks? “Non credo che i nostri governanti, abituati a ubbidire senza ricevere ordini, avessero titolo per entrare nelle discussioni. Quello che manca però, più che il titolo è il coraggio“, secondo Toscano. “Sarebbe compito di ogni capo di Stato di un paese civile alzare la voce e chiedere che quest’uomo venga liberato”. Quello che manca però ai nostri governanti però “è il coraggio e la libertà di dire una cosa così evidente e palese”. “Però non li biasimo. Stiamo parlando di una classe politica che è quello che è“, conclude Francesco Toscano.