Perché leggere questo articolo? Che ne è stato del dibattito tra Meloni e Schlein? La par condicio lo rende impossibile in tv? Facciamolo su Instagram!
Ma quindi, questo benedetto confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein? Entrambe hanno accettato, entrambe stanno trattando le regole d’ingaggio. Ma ancora non se ne sa nulla. Anche perchè, nel frattempo, ci si è messa di mezzo la par condicio. Già, la quintessenza del politichese italiano colpisce ancora. E lo fa sul confronto più atteso della politica nostrana con una sorta di analogia. Come la politica ha fatto tutto quello in suo potere per complicare la par condicio, così la par condicio prova in ogni modo a mettere il bastone tra le ruote della politica. Ma i nostri esponenti, che sono maestri nell’arte del possibile, hanno trovato un’idea. Il dibattito Meloni-Schlein in tv è impossibile? Facciamolo su Instagram. Geni!
Il dibattito Meloni vs Schlein nel paese della par condicio
Quando vi dicono che la politica italiana è noiosa. In Vigilanza Rai è in corso un dibattito molto acceso che riguarda la par condicio, le regole da seguire da parte delle televisioni in vista delle elezioni Europee. La proposta di Maria Elena Boschi (Iv) di non far apparire nei talk politici “giornalisti schierati” ha suscitato un putiferio e le ripercussioni si registrano su più fronti. Anche su quello che è considerato il momento chiave in vista del voto di giugno, il duello Meloni-Schlein.
La certezza è che si farà. Il duello tv fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein si farà e “sarà su temi concreti ed Europa”, promettono le fonti vicine alle due cancellerie, sentite da Repubblica. Anche sulle tempistiche abbiamo delle indicazioni di massima: il più possibile a ridosso dell’election day del prossimo 8 e 9 giugno. Assicurato il chi e il quando, resta un problema non di poco conto nel Paese della par condicio: dove?
La nuova delibera Agcom sulla par condicio: capolavoro barocco
In quello che volenti o nolenti resta il canale privilegiato – i vecchi vanno a votare, sempre – dell’informazione politica, la televisione, è difficile. Prima di tutto bisognerebbe accordarsi sulla rete prescelta. I sempreverde salotti di Bruno Vespa e Mentana parrebbero i più indicati. Ma la Rai odora troppo di maggioranza, La7 di opposizione. Il nodo da sciogliere rimane, e viene reso ben più complicato dalla famigerata par condicio. Già, perché la regolamentazione che scatterà tra una decina di giorni ci ha messo lo zampino, in maniera diabolica.
La nuova delibera varata dall’Agcom, ora all’esame della Vigilanza, conferma la disciplina sui confronti televisivi già in vigore negli anni scorsi. L’articolo 7 comma 11 che regola la par condicio televisiva è un capolavoro barocco. L’emittente prescelta per il dibattito tra Meloni e Schlein dovrà poi “assicurare una effettiva parità di trattamento tra tutti gli esponenti politici”. E per giunta “nell’ambito della stessa trasmissione o in un ciclo di più trasmissioni dello stesso programma, organizzate secondo le stesse modalità e con le stesse opportunità di ascolto”. Ergo, se prendi Schlein vs Meloni, per la par condicio devi cuccarti il pacchetto completo dei leader di tutti i leader di partito. Per la cronaca, alle scorse Europee erano 19 liste. Con tanto di Partito animalista e Pirati!
Facciamolo su Instagram!
Ecco allora che agli spin doctor di Meloni e Schlein è arrivata l’idea geniale. Un’ipotesi suggestiva che sta già circolando, sebbene circondata dal più assoluto riserbo. Lo scontro dell’anno della politica italiana, il tanto atteso dibattito, in barba alla par condicio si potrebbe tenere su Instagram! Sui social, a ben guardare, non esiste par condicio, non ci sono limiti di espressione o temporali. Da un mondo politico spesso accusato di guardare al passato e mai al futuro, ecco che arriva una trovata al passo coi tempi, che farebbe il giro del mondo e costringerebbe tutte le televisioni a riprendere evento.