Il coding, termine inglese con cui si indica in soldoni la programmazione informatica, è un argomento noioso, difficile e, per di più, da maschi? Macché. Soprattutto se lo insegna una prof giovane e carina, che entra in classe con disinvoltura e in quattro e quattr’otto svela agli studenti i misteri del computer. Ma qualcosa non quadra: chi è Codice con Alessia?
Chi è Codice con Alessia
Codice con Alessia è, a prima vista, l’account di una ragazza decisamente giovane, che però si mostra mentre già insegna all’università, quando lei stessa sembra poco più che una liceale. La sua materia è il coding, ovvero la programmazione informatica, che la prof spiega in maniera easy ai suoi coetanei. “Seguimi per imparare a programmare 🔥 | Suggerimenti di codifica giornalier (con refuso incluso, ndr)”, promette lei.
Codice con Alessia: una prof, come tanti, su TikTok?
Fin qui, a parte l’età, nulla di strano. Su Tiktok, in fondo, ci sono tanti maestri e professori che cercano di rendere le materie scolastiche ed universitarie meno ostiche (vi abbiamo parlato, per esempio, di Lorenzo Baglioni) oppure influencer appassionati che voglio condividere un loro hobby, come quello del fai da te (vedi Califfo).
@codiceconalessia quale l output di questo codice python ?🤔#programmazione #codinglife #informatica #javascript #foryou #viral #devoloper #coding #intelligenceartificielle #artificialintelligence ♬ I CAN FLY – Icy Subzero
Quindi, ad uno sguardo veloce, anche “Codice con Alessia” sembra rientrare in questa categoria. Anzi, questa tiktoker potrebbe sembrare pure mossa da ulteriori nobili intenzioni, dato che sembra un modello per il superamento del gap di genere nelle materie STEM, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics (in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), ovvero quella parte di sapere che per stereotipo viene considerata appannaggio del genere maschile.
I tutorial di Codice con Alessia
“Severa ma brillante”, la definiscono gli studenti in uno dei video da loro girati mentre lei entra in classe, tailleur d’ordinanza e lunghi capelli sciolti, un look a metà tra professionale e sensuale. Sul suo profilo si susseguono tutorial veloci a ritmo di musica, in cui lei non parla mai, ma sorride e gesticola di fronte ai ragazzi in aula. A guardarli, però, ci si accorge che questi video non spiegano nulla, ma fanno solo intuire un’eventuale soluzione per chi ha difficoltà nel coding.
@codiceconalessia chi sa dirmi perché si inizia a contare da zero? #programmazione #codinglife #informatica #javascript #foryou #viral #devoloper #coding #intelligenceartificielle #artificialintelligence #fyp ♬ Si Hablas Mal de Mi – Lesny & Payaso x Ley & Alex Duvall
Molti degli utenti sembrano non preoccuparsene e, anzi, si lasciano solo ammaliare dalla bella Alessia. Altri, invece, sollevano domande. “Non so, qualcosa non quadra – scrive un utente -. Che università è?”. “È in Roma”, risponde Alessia molto vagamente. “Ma quale Roma, manco in Italia sta”, sottolinea un altro utente. In effetti, seguendo gli hashtag che accompagnano i suoi post, capita di trovarla mentre parla anche altre lingue e, quindi, presumibilmente insegna anche in altri atenei. Insomma, una prof di fama internazionale che però non dà dettagli di sé.
Dai dubbi alla soluzione il passo è breve. Codice con Alessia non è una prof disinteressata che insegna coding per passione, ma è la protagonista della campagna di marketing di Blackbox AI, un assistente di codifica alimentato da AI che consente di codificare 10 volte più velocemente.
Il suo link in bio, infatti, è un Linktr.ee che rimanda alle diverse funzionalità offerte da questa piattaforma di Intelligenza Artificiale. E Alessia non è l’unica testimonial fake: come lei, ci sono per esempio l’alunna “Valentina_tech”, spagnola, e il collega “Code with Claude”, programmatore, che parla invece inglese.
Insomma, nel mondo di TikTok vi raccontiamo spesso chi sono i profili più interessanti e divertenti, perfino trash (i “nuovi mostri“) o totalmente inutili, ma si tratta sempre di persone in carne ed ossa che hanno qualcosa da raccontare a proposito di se stessi e dei loro interessi.
Il caso di Codice con Alessia dimostra che sul web bisogna sempre avere spirito critico, per non ritrovarsi a seguire profili fake, chatbot o influencer virtuali, credendo che ogni racconto sia sempre genuino e reale.