Se non si aumenteranno i fondi per la Sanità il diritto alla salute sarà a rischio. Lo denuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in un editoriale pubblicato sull’ultimo numero del settimanale cattolico Famiglia Cristiana.
L’esperto ha sollevato un tema cruciale: gli investimenti nelle risorse sanitarie in Italia. Locatelli ha sottolineato la crescente disparità tra la spesa sanitaria italiana e quella dei Paesi europei più ricchi. Secondo il rapporto della Corte dei Conti recentemente inviato al Parlamento, l’Italia spende significativamente meno rispetto a nazioni come Francia e Germania. La spesa sanitaria pubblica italiana, attestata a circa 131 miliardi di euro, è drasticamente inferiore rispetto ai 271 miliardi dei transalpini e ai 423 miliardi della nazione guidata dal cancelliere Olaf Scholz. Un divario finanziario che ha portato a un aumento della spesa privata, creando un peso insostenibile per i ceti più vulnerabili della società e minando appunto il diritto alla salute uguale per tutti.
L’editoriale di Locatelli non si limita a esporre il problema, ma sottolinea anche le conseguenze dirette di questa carenza di fondi sulla salute della popolazione italiana. Il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, è minacciato dalla mancanza di risorse a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La riduzione dei fondi a esso destinati ha portato a squilibri territoriali evidenti, con una speranza di vita inferiore nel Mezzogiorno e nelle Isole e una mortalità prenatale più elevata nelle regioni meridionali e tra i figli di genitori immigrati.
Per evitare il deterioramento del SSN, Locatelli sottolinea la necessità di un piano straordinario di finanziamento. Questo piano dovrebbe mirare non solo a garantire una distribuzione equa delle risorse, ma anche a colmare le carenze di personale sanitario, in particolare infermieri e infermiere, spina dorsale del sistema sanitario.
Con il 50º anniversario del SSN che si avvicina, chiosa Locatelli, mantenere un servizio sanitario efficiente e accessibile è ancor più necessario non solo per i cittadini di oggi, ma per gli italiani di domani.