Perché leggere questo articolo? Il presidente di +Europa si è dimesso in seguito all’alleanza con Italia Viva di Matteo Renzi. True-News.it ha intervistato Federico Pizzarotti, appena entrato nelle fila di Azione.
La lista “Stati Uniti d’Europa”, che vede l’alleanza tra +Europa e Italia Viva, ha scosso il panorama politico nelle ultime settimane. A tal punto che il presidente di +Europa, Federico Pizzarotti, si è dimesso per entrare nelle fila di Azione. True-News.it ha l’intervistato Pizzarotti sui motivi di questa scelta e sulle dichiarazioni del segretario di +Europa, Riccardo Magi, a seguito delle sue dimissioni.
Pizzarotti: “Scelta sofferta. Renzi incompatibile col progetto”
“Non è stata una scelta costretta. Nessuno mi ha obbligato a dimettermi”. Esordisce così Federico Pizzarotti, ex presidente di +Europa ed ex sindaco di Parma. La scelta però, non è stata facile. “È stata sicuramente sofferta perché da una parte ovviamente avevo fatto una scelta ragionata sull’entrare in +Europa immaginando un ambiente e un contesto diverso”. Uscire dopo questa scelta è quindi motivo di dispiacere per il politico. “Dall’altra – continua Pizzarotti – sofferta anche per le persone con cui avevo fatto questo percorso”.
La presenza del leader di Italia Viva continua a rappresentare il vero scoglio. “Vale il discorso dal mio punto di vista che quello che vuole portare Renzi è incompatibile col progetto. Io ci ho provato fino all’ultimo”, ha affermato. “Siamo arrivati all’assemblea e alla maggioranza è andata bene questa alleanza e io, in scelta cosciente, ho deciso di non far parte di quel progetto”.
Le correnti del partito e la mancanza di volontà di aprirsi ad Azione
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, a seguito delle dimissioni di Pizzarotti e dell’approvazione in assemblea del progetto ha parlato di “fine di un equivoco”. L’ex sindaco di Parma però non si è sentito isolato in questa scelta. Importanti sono state le correnti che si sono mostrate all’interno dell’assemblea. “Dividendo queste correnti c’erano diverse parti, tra cui quella di Della Vedova che da sempre voleva andare con Renzi in modo dichiarato”.
Per quanto riguarda Magi, lo stesso Pizzarotti ha provato a proporre una mediazione con Azione e Calenda ma “alla fine ha preferito sedersi al tavolo con Renzi”. “Non è stato un dibattito dove le persone potevano cambiare idea. È stata la prova elastica di forze e correnti diverse che si mettono d’accordo e votano in un modo”, ha dichiarato. Ma non è stata una mera questione di numeri quella a portare il presidente a dimettersi, quanto piuttosto “il misurare una non volontà di aprire un tavolo reale anche con Azione”.
Pizzarotti: “Oggi possono firmarsi da soli l’alleanza e andare avanti”
Sulle critiche di Riccardo Magi, Pizzarotti parla di mancanza di una chiara comunicazione. “Io mi ero reso disponibile ad andare insieme per favorire questo tavolo con Carlo Calenda. Sì è risolto non con un incontro ma con uno scambio di tweet. Non mi sembra il modo in cui io farei politica”, ha affermato. “Ho maturato l’idea che non c’era la volontà di fare un tavolo unitario al di là delle dichiarazioni. Perché le dichiarazioni devono essere sostanziate da fatti”.
“Preso atto che non c’era la volontà ho scelto di dimettermi arrivando all’ultima settimana cercando di fare una leva politica rispetto alla decisione congiunta”, ha dichiarato Pizzarotti a True-News.it. Questa scelta di ritirarsi ha quindi un chiaro valore politico. “Mi sono dimesso in modo che oggi possono firmarsela da soli e andare avanti”.
Coerenza? “Stati Uniti d’Europa indeboliscono Alde e Renew”
Riguardo alle frasi di Magi sulla mancata coerenza di Carlo Calenda, Pizzarotti fa subito riferimento alle liste dei candidati. “Se noi guardiamo alle persone candidate nella lista “Stati Uniti d’Europa, oggi leggiamo che ci saranno Cecchi Paone e la moglie di Mastella”. Diverse invece le scelte di Calenda. “Azione sta esprimendo candidature dal punto di vista delle competenze sulla sanità, sulla difesa e sulle energie. Quando faremo un confronto tra i candidati, il confronto sarà abbastanza impietoso”, aggiunge.
Coerenza? “Dipende qual è il paramento di coerenza che si vuole analizzare”, afferma Pizzarotti. “Per me è importante la coerenza delle persone che deve essere compatibile col programma. Ma anche la coerenza delle persone che si candidano e che finiscano nella stessa famiglia europea”. Proprio su questo tema sorge un altro problema dell’alleanza Bonino-Renzi, secondo l’ex sindaco. “L’altra critica oggettiva è che negli Stati Uniti d’Europa ci sono i socialisti che finiscono nel Pse e ci sono i democristiani di Cuffaro che andrebbero nel Ppe indebolendo quello che potrebbe essere il gruppo che andrà dentro Alde e dentro Renew”. Secondo Pizzarotti questi temi rientrano nel concetto di coerenza. “Lascio a loro la loro rispettiva diatriba. Io non voglio entrare in polemica con nessuno, semplicemente voglio evidenziare dei dati oggettivi”, ha dichiarato.
“Azione percorso interessante ma intanto penso alle europee”
Ufficiale quindi il sostegno di Pizzarotti ad Azione. “Io e il gruppo che è uscito da +Europa al momento è evidente che aderiamo al manifesto di “Siamo Europei”, quindi nel gruppo più esterno di Azione”, ha aggiunto. “Siamo Europei”, infatti raggruppa associazioni, partiti o liste che verranno ufficialmente presentate nelle prossime settimane.
Pizzarotti si trova d’accordo con le dichiarazioni di Calenda in cui si parla di “momento rifondativo del partito” che possa allargare la base di Azione anche ad altri soggetti. “In un momento di questo genere in cui si possono portare sensibilità diverse, è sicuramente un percorso che mi interessa”. L’ex sindaco però pensa ad un passo alla volta. “Adesso pensiamo alle europee, facciamo una campagna che faccia incontrare le persone e i territori, dopodiché parleremo di questo percorso”, ha commentato.
Ritorno in +Europa? “No, ma continuo a sposare i suoi valori”
Pizzarotti ha pubblicato un post sui suoi social per ufficializzare il suo addio a +Europa. “Lascio con la speranza che il partito possa ritrovare la bussola morale e tornare al partito che mi aveva avvicinato. Spero che i nostri sentieri un giorno possano incrociarsi nuovamente”, si legge sul suo profilo X. “Il ragionamento è rispetto al fatto che, nonostante il progetto del terzo polo sia fallito e nonostante i presupposti per fare una lista unica non si siano concretizzati, è evidente che serva un’area liberale moderata che stia tra la sinistra e tra il centrodestra”, ha affermato l’ex sindaco.
Nessun possibile ritorno in futuro in +Europa. “Io spero che ci possano essere dei percorsi comuni perché quest’area ha un suo peso e dei valori compatibili che però devono essere anche rappresentati dalle persone. Il mio punto di vista partiva proprio da quello”. Pizzarotti non parla tanto di progetti futuri col partito di Emma Bonino, quanto più con i temi proposti. “Spero quindi che in progetti futuri ci sia la possibilità di incrociarsi non tanto con +Europa in sé ma con i suoi valori e le sue battaglie che ho sempre sposato e che continuerò a portare avanti al di là del contenitore in cui sarò”, ha concluso.