Perchè leggere questo articolo? EY Italia ha una nuova guida. Si tratta di Stefania Boschetti, la prima donna alla guida di una Big4 in Italia. Per questo motivo la sua nomina fa notizia. Peccato, perché il messaggio di empowerment femminile rischia di far passare in secondo piano i meriti oggettivi. Per questo motivo è giusto “aspettare al varco” la nuova Ceo con i conti dell’anno prossimo. Per poter parlare non più di “quota rosa” ma di “quote per merito” con responsabilità e risultati da conseguire. Indipendentemente dal genere di appartenenza.
Si chiama Stefania Boschetti ed è la prima donna alla guida di una delle cosiddette Big4 in Italia. A partire dal 1° luglio 2024 infatti sarà la nuova Ceo di Ernst & Young Italia, network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale e di revisione contabile. Un primo cambio di rotta per un mondo, quello dei ruoli apicali nelle grandi aziende, tutto declinato al maschile. Ma la vera svolta, di fatto, arriverà quando una donna ai vertici non farà più notizia e si parlerà solo di capacità, competenze e performance. Quando le “quote rosa” saranno “quote di merito”. E quando questa meritocrazia comporterà le stesse opportunità e il medesimo grado di sforzo per una donna come per un uomo.
Donne e lavoro: no alle “quote rosa”, basterebbero le “quote per merito”
Dalla finanza all’editoria, il mondo del lavoro, almeno nei suoi più alti vertici, rimane un boys club. Il soffitto di cristallo stenta a cadere, ma inizia a riempirsi di crepature. La percentuale di donne nel gotha dei Ceo è cresciuta nel tempo, seppur molto lentamente. Ad oggi, sono circa il 10% quelle annoverate dal Fortune 500, la lista annuale della rivista Fortune che classifica le 500 maggiori imprese societarie statunitensi misurate sulla base del loro fatturato.
In Italia, invece, le ceo donne rappresentano solo il 2,5% della capitalizzazione totale di Piazza Affari. Nel nostro Paese infatti ancora poche posizioni manageriali sono ricoperte da figure femminili. La parità di genere appare quindi un traguardo lontanissimo, in programma per il 2053. Qualche passo in avanti però è stato fatto e il rapporto Women in Business di Grant Thornton, che monitora la rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali all’interno delle aziende del mid-market, lo conferma. Negli ultimi 20 anni le manager italiane sono raddoppiate, raggiungendo il 36% nel 2024, ovvero un punto percentuale in più rispetto alla media europea.
Nonostante i piccoli progressi, i dati dimostrano che c’è ancora molta strada da fare per raggiungere l’uguaglianza nel mondo del lavoro. L’empowerment è necessario, ma non si deve ottenere a scapito della meritocrazia. Non è giusto che politiche aziendali di genere vadano a penalizzare meritevoli candidati maschili per rientrare forzatamente nella percentuale di “quote rosa”. Questi sistemi normativi di aiuto sono idiosincratici rispetto al sistema meritocratico e democratico che dovrebbe costituire l’unico criterio di valutazione possibile. A contare infatti dovrebbero essere performance e risultati, indipendentemente dal sesso di appartenenza. Perciò, è giusto aspettare al varco dei conti la nuova Ceo di EY Italia. Non in quanto donna però, ma in quanto nuova guida di un’importante realtà. Senza maggiori o minori aspettative condizionate da pregiudizi di genere, ma con la speranza di risultati sempre migliori.
La prima Ceo donna di una Big4: chi è Stefania Boschetti
Stefania Boschetti ha iniziato la sua carriera in EY nel 1992 e dal 2003 ne è diventata partner. È Presidente di EY S.p.A. (la società di revisione italiana di EY), membro del leadership team di Assurance in Italia e Managing Partner della sede di Torino. È Dottore Commercialista abilitata, laureata in Economia. Nel corso della sua carriera, Boschetti ha lavorato in diverse linee di business della practice italiana (Assurance, Strategy and Transactions e Consulting), assistendo clienti internazionali quotati in diversi mercati e di un’ampia gamma di settori, tra cui il manifatturiero, l’automotive, il construction e il retail.
Succede a Massimo Antonelli che dal 2020 ha guidato con successo EY in Italia, portandola a una crescita netta del fatturato del 65%, grazie a una strategia fondata su apertura internazionale, trasformazione tecnologica e integrazione di competenze; il tutto a partire da una nuova cultura aziendale con le persone al centro. Antonelli rimarrà nel network EY in qualità di senior advisor della nuova CEO.
“Sono onorata per la fiducia che il network ha riposto in me e accolgo con grande entusiasmo questa nuova sfida – ha commentato Stefania Boschetti – Oggi siamo più di 9 mila professionisti in Italia e vogliamo essere protagonisti della trasformazione del Paese e delle aziende italiane. Mi impegnerò a mettere la mia conoscenza del mercato e dei professionisti di EY al servizio di una crescita sostenibile, costruendo una cultura dove tutti possano dare il meglio di sé”.