Perché leggere questo articolo? Lo smartphone è una droga? Heineken ha il rimedio apposta per la dipendenza da telefono. Contro il boring phone, bevetevi una birra.
È lo smartphone la droga di cui la Generazione Z non può far a meno. Ne è talmente assuefatta da non riuscire nemmeno a dormire. L’ossessivo bisogno dei giovani di essere perennemente connessi prevale sul sonno e su tutto il resto. Una dipendenza paragonabile a qualsiasi sostanza psicotropa capace di provocare dipendenza, come fumo, droghe o alcol.
E se il futuro rimedio per la disintossicazione da telefoni e Internet fosse un ritorno al passato? Si chiama “The Boring Phone”, un telefono retrò che promette di riconnettere gli utenti con le esperienze autentiche della vita reale lontano dagli schermi. Così lo smartphone diventa “dumb phone”, privato di tutte le funzionalità avanzate moderne. Sembra quasi paradossale, ma a pensare questo antidoto alla dipendenza digitale è stata Heineken, azienda olandese produttrice di birra. Un’iniziativa che di certo non minaccia i grandi produttori di dispositivi tecnologici, ma che sicuramente li spiazza impedendo loro di poter ribattere ad armi pari. D’altronde la birra senza alcol esiste già.
Heineken e il suo Boring Phone per riscoprire il piacere della vita offline
“Gli smartphone sono troppo interessanti per la vita sociale. Ecco perché ti serve un Boring Phone”. È questo lo slogan della campagna globale lanciata da Heineken in collaborazione con Bodega, il multi brand curatore di streetwear. Si tratta di un’iniziativa pensata per riscoprire il piacere dei rapporti umani autentici, attraverso un’alternativa tangibile per combattere la dipendenza da smartphone. Insomma, “staccati dal telefono e fatti una birra in compagnia”, è questo il messaggio del Boring Phone.
L’idea di un telefono retrò, dotato solamente delle funzioni essenziali, potrebbe sembrare controintuitiva in un’epoca in cui la tecnologia è così onnipresente. Tuttavia, proprio le riducendo le funzionalità al minimo indispensabile, ovvero agli sms e alle chiamate, il telefono consente agli utenti di concentrarsi sulle reali esperienze offline. Lontano dalle distrazioni continue dei social media e delle notifiche. Il device di Heineken è stato però prodotto in edizione limitata. Il passo successivo, invece, prevede l’introduzione di un’applicazione in grado di trasformare qualsiasi smartphone in un “dumb phone”. Permettendo a chiunque di sperimentare i benefici di una disconnessione e disintossicazione temporanea, anche senza possedere un dispositivo dedicato.
La Gen Z ha meno cervello, lo dice la scienza
Il progetto di Heineken non è solamente una strategia di marketing, ma anche il frutto di uno studio sociale riguardante la dipendenza da smartphone. I dati provenienti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dall’Italia confermano che la maggior parte della Gen Z trascorre il proprio tempo controllando il telefono anche durante gli incontri sociali. Tuttavia, dalla ricerca emerge che i giovani d’oggi sono sempre più consapevoli della necessità di disconnettersi e prendersi un periodo di detox dai social. Recenti studi scientifici hanno dimostrato come quella da smartphone sia una vera e propria dipendenza capace di modificare il cervello. I nati dal 2010 in poi, essendo i più iperconnessi, tendono ad avere la corteccia prefrontale tanto più sottile quante più sono le ore che trascorrono davanti allo schermo. Peccato che per loro il Boring Phone di Heineken e una birra in compagnia non può essere ancora la soluzione.