Perchè leggere questo articolo? L’inchiesta che sta scuotendo la Liguria è ricca di retroscena e dettagli curiosi. Che troviamo su tutti i giornali, perchè, come sempre, l’ordinanza è circolata nelle redazioni. Tra poco la musica dovrebbe cambiare, se l’emendamento proposto da Enrico Costa (Azione) entrerà effettivamente in vigore. Censura o atto di civiltà? Il dibattito è ancora apertissimo. Nel frattempo, ecco qualche “chicca” che tra qualche mese probabilmente non avreste più occasione di leggere.
Inchiesta Liguria, i rapporti tra Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini
Aldo Spinelli, l’imprenditore ligure re della logistica, ex presidente di Genoa e Livorno, ai domiciliari per corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto Toti (anche lui ai domiciliari), sapeva come “coccolarsi” i suoi interlocutori regalando loro soggiorni di lusso a Montecarlo, con cene lussuose e after dinner al casinò, ma anche biglietti per i tornei di tennis, massaggi e pregiati oggetti per le compagne. Il beneficiario delle regalie – come si legge dall’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Genvoa, Paola Faggioni – sarebbe stato Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale del capoluogo ligure. Spinelli teneva a ingraziarsi Signorini, amministratore delegato di Iren, ora sospeso, per ricevere – secondo l’accusa della procura di Genova – incarichi per la gestione degli affari del porto. Con il presunto benestare del governatore Giovanni Toti che avrebbe favorito Spinelli ricevendo in cambio quattro finanziamenti per il suo comitato elettorale relativi ad altrettante campagne elettorali.
Inchiesta Liguria, “un regalo da tremiladuecento si può fare
Il 14 luglio 2022 Signorini deve andare in Toscana per il matrimonio della figlia. E’ disperato: gli mancano i soldi (“ho un buco da 3800”) per pagare il catering. Si lamenta con Spinelli che subito si offre di pagare: “Te li do io, Paolo”. Sorgono problemi per le modalità di pagamento. Così come c’è un’incomprensione sulla cifra. Spinelli crede di dover regalare poco più di tremila euro, è convinto di fare una buona azione per il compleanno della figlia di Signorini: “Un rolex da cinquantamila euro no, ma un regalo da tremiladuecento si può fare”, spiega al telefono. L’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova specifica: “tredicimila duecento euro..”. Spinelli tituba per qualche secondo, poi decide di procedere e invita Signorini a dare – si legge nell’ordinanza – “denaro contante custodito a casa sua”. I due – secondo le ricostruzioni degli inquirenti – avrebbero trovato la quadra in questo modo.
Inchiesta in Liguria: l’ordinanza è su tutti i giornali
I dettagli dei benefit offerti in cambio da Spinelli soprattutto nei confronti di Signorini, che avrebbe ricevuto anche una cospicua somma di denaro per pagare il catering del matrimonio della figlia, sono riportati su tutti gli organi di stampa. Copiati e incollati, virgolettati, dalle oltre 600 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare.
Un provvedimento, che fa riferimento alle indagini preliminari, e che quindi ricostruisce le vicende solo dalla prospettiva dell’accusa. E che presto non sarà più pubblicabile sui giornali. Questo per via dell’emendamento proposto dal deputato di Azione, Enrico Costa, che vieta la “pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare fino al termine dell’udienza preliminare”, o fino alla fine delle indagini dove questa non è prevista”. L’emendamento, a fine febbraio, è diventato legge: il governo, da qual momento, ha sei mesi per convertirlo in decreto legislativo.
Cosa cambierà con l’emendamento Costa?
Non appena accadrà, cambierà, e non poco, il modo in cui leggeremo delle inchieste. Intercettazioni, anche su vicende personali e private che non rientrano nei capi d’accusa, pur se riportate nell’ordinanza di custodia cautelare, non potranno fare il giro dei giornali. E questa non è una cattiva notizia. Ma per quanto riguarda aspetti e dettagli significativi nel ricostruire il quadro entro cui determinate ipotesi di reato si sono manifestate? Si potranno raccontare le motivazioni delle misure cautelari ma stop alla divulgazione di tutti quegli elementi che si trovano nelle ordinanze e che costituiscono il materiale ritenuto significativo dall’accusa. Quel materiale che, va detto, spesso viene messo in circolazione con intenti poco nobili e che va a danneggiare persone che magari saranno pure assolte dopo i lunghi tempi della giustizia.
Queste le intenzioni dell’emendamento Costa. Il dibattito tra gli addetti ai lavori è ancora apertissimo: censura o atto di civiltà? Ma del resto anche la messa in pratica dell’emendamento è ancora da verificare. Per ora, anche noi, possiamo dirvi quale borsa voleva comprare Spinelli per la compagna di Signorini.