L’Atalanta ha portato a compimento la sua più grande impresa sportiva in campo europeo battendo il Bayer Leverkusen nella finale di Europa League, travolto 3-0 a Dublino.
La squadra calcistica di Bergamo, che quest’anno ha conquistato per la quarta volta l’accesso alla Champions League e disputato la finale di Coppa Italia, può festeggiare risultati positivi anche in campo economico. Spinti proprio dai risultati agonistici, che alimentano un bilancio proiettato verso nuovi utili dopo otto esercizi consecutivi in verde.
Oltre 18 milioni di euro dall’Europa per l’Atalanta
Con la vittoria l’Atalanta ha consolidato un tesoretto importante dal suo cammino europeo. Iniziato il 21 settembre battendo 2-0 il Rakow Czestochowa polacco al Gewiss Stadium di Bergamo. Ai gironi l’Atalanta ha vinto 4 partite e ne ha pareggiate 2. Contando che la Uefa garantisce per ogni vittoria 630mila euro e ogni pareggio 210mila, complessivamente i risultati sul campo hanno garantito 2,94 milioni di euro. A cui si sono aggiunti 1,1 milioni connessi alla vittoria del girone e 1,2 milioni per la partecipazione agli ottavi.
Il superamento degli ottavi contro lo Sporting Lisbona già affrontato ai gironi ha fruttato all’Atalanta 1,8 milioni di euro. L’impresa col Liverpool ai quarti ha garantito alla Dea i 2,8 milioni di euro garantiti dal passaggio alle semifinali e la vittoria per 3-0 sul Marsiglia ha consentito all’Atalanta di assicurarsi altri 4 milioni di euro. La vittoria col Bayer frutterà ulteriori 4,6 milioni di euro legati alla conquista del trofeo, portando il totale a 18,44 milioni. Raddoppiabili con la certezza della qualificazione alla prossima Champions League, che da sola garantirà 18,6 milioni.
Otto bilanci positivi di fila per la Dea
L’Atalanta si avvia verso il nono esercizio consecutivo in positivo? Possibile, a giudicare dai dati e dalle previsioni. Che parlano di un possibile ulteriore ampliamento di una serie positiva di bilanci iniziata al momento del decollo dell’Atalanta dallo status di provinciale a quello di protagonista del primo piano del calcio italiano.
Dopo un primo utile di meno di 300mila euro nel 2016, l’Atalanta ha preso il volo: 26,68 milioni nel 2017, 23,96 nel 2018, 26,48 nel 2019 e un boom a 51,74 nel 2020. Per poi segnalare altri risultati in anni in cui la società ha investito sul mercato e nel rifacimento del Gewiss Stadium: 35,14 nel 2021, 11,1 nel 2022, 5,6 milioni lo scorso anno. Dall’ascesa di Antonio Percassi alla presidenza nel 2010, parliamo di 163 milioni di utili complessivi macinati negli anni.
La Dea prospera grazie alle plusvalenze
Su 193 milioni di euro nel 2022-2023 (le società sportive chiudono al 30 giugno il bilancio) l’Atalanta ne ha fatturati ben 83,5 dalla vendita dei cartellini dei calciatori, di cui 64,5 trasformati in plusvalenze. Anche più dei ricavi televisivi, 66,5 milioni, la voce rappresenta la più importante componente del fatturato dell’Atalanta. Un’ulteriore conseguenza della capacità della squadra di valorizzare giocatori competendo ad alti livelli. E ora sotto la guida di Gian Piero Gasperini tra Roma e Dublino partirà l’assalto al primo trofeo di questo ciclo positivo.