Perché leggere questo articolo? Oltre 2600 italiani sono in carcere all’estero. “Prigionieri nel silenzio”, la onlus che fornisce loro assistenza, ha stilato un dossier.
Sono ore decisive per gli sviluppi del caso di Ilaria Salis e Chico Forti, i nostri connazionali detenuti all’estero. Ilaria Salis ha ottenuto i domiciliari a Budapest, mentre Forti è stato rimpatriato in Italia. Lontani dal clamore mediatico, però, ci sono altri 2600 italiani che sono in un carcere all’estero. Per fornire assistenza ai nostri connazionali in difficoltà nel 2008 è nata “Prigionieri nel silenzio”. La onlus ha stilato un report sui nostri connazionali in carcere fuori dal nostro Paese. Ecco dove sono gli italiani in carcere all’estero.
All’estero ci 2600 italiani in carcere
Il dato più aggiornato sul numero dei nostri connazionali detenuti fuori dall’Italia è del Osap, l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziari. Gli italiani in carcere all’estero sono 2.663, secondo gli ultimi dati di inizio febbraio. Il 35% circa è in attesa di giudizio, con sentenze non definitive o in attesa di estradizione in Stati dove le organizzazioni umanitarie denunciano da anni le pessime condizioni di vita carcerarie.
Gli italiani in carcere all’estero sarebbero dunque un venticinquesimo della popolazione carceraria in Italia. Nel nostro Paese sono in carcere 56.127 detenuti. Di questi 17.687 sono stranieri. n numero di quasi sette volte superiore dei nostri detenuti all’estero.
Quasi la metà sono detenuti in Germania
Secondo l’Annuario statistico del ministero degli Esteri, ci sono 1.471 persone di cittadinanza italiana che si trovano nelle carceri degli stati membri dell’Unione europea. Altri 231 in paesi europei ma fuori dall’Unione, 217 nelle Americhe, 24 nell’area del Mediterraneo e del Medio oriente, 12 nei paesi dell’Africa subsahariana e 114 tra Asia e Oceania.
La maggior parte dei detenuti italiani all’estero si trova in Germania: nei penitenziari tedeschi si trovano infatti ce ne sono 1.079 italiani. Al secondo posto la Spagna, con 458 italiani detenuti. Seguono la Francia dove ce ne sono 231 e il Belgio con 202. Nei Paesi extraeuropei il record è del Regno Unito dove sono detenuti 192 italiani, in Svizzera 131 e negli Stati Uniti 91. Ci sono poi 24 italiani nelle carceri dell’area del Mediterraneo e del Medioriente. Altri 12 nei paesi dell’Africa subsahariana e 114 tra Asia e Oceania.
Gli italiani in carcere all’estero per droga, crimine organizzato e…
I reati contestati ai detenuti italiani all’estero vanno dal traffico di sostanze stupefacenti alla vicinanza a organizzazioni criminali internazionali fino all’omicidio. Buona parte di loro sconta pene per possesso di droga o per furti. Tra loro c’è Filippo Mosca, di Caltanissetta, da quasi nove mesi trattenuto nel carcere di Porta Alba di Costanza, in Romania, condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di stupefacenti.
Oltre ai chi è in attesa di giudizio o estradizione, c’è anche chi è morto come il 36enne carpentiere di Viareggio Daniele Franceschi deceduto nel carcere di Grasse, in Francia, in circostanze mai completamente chiarite. Per la sua morte fu condannato un medico francese. O come il bancario leccese Simone Renda deceduto il 3 marzo 2007 nel carcere messicano di Playa del Carmen: l’uomo stava male ma non ricevette alcuna assistenza sanitaria in cella restando senza acqua né cibo per quasi 48 ore per omicidio volontario.
Prigionieri del silenzio
Oltre i casi più noti di Salis e Forti ci sono molti detenuti di cui si sa poco in carcere all’estero. Lo Stato si è dimostrato spesso assente nel verificare le loro condizioni e il rispetto dei loro diritti. Anche per questo, l’unica associazione che si occupa di dare assistenza a queste persone e alle loro famiglie ha scelto eloquentemente come nome quello di Prigionieri del silenzio. La onlus è nata a Grosseto nel 2008 e si occupa di difendere i diritti dei detenuti italiani all’estero, creare un movimento di opinione pubblica a loro favore e promuovere iniziative di assistenza economico sociale per le famiglie.
Consulta il dossier di “Prigionieri nel silenzio” sugli italiani in carcere all’estero