Si sono appena concluse le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, con tante facce vecchie e nuove tra i politici italiani che ne faranno parte. Quali sono le loro posizioni sulla Sanità? Che peso hanno rispetto agli omologhi di altri Paesi nelle decisioni sulla materia sanitaria? Gli eurodeputati italiani, nelle scorse legislature, hanno giocato ruoli variabili nel panorama del Parlamento Europeo, con un’influenza complessiva inferiore rispetto a quella di altre grandi delegazioni come quelle di Germania e Francia. Tuttavia, ci sono aspetti distintivi e sfide specifiche che caratterizzano la presenza italiana nell’ambito delle politiche sanitarie dell’UE.
Secondo vari studi di Eu Matrix, gli eurodeputati italiani tendono a essere meno influenti rispetto ai loro colleghi di altri grandi paesi dell’UE. Questo è spesso dovuto alla loro appartenenza a gruppi politici minori o marginali, come il Movimento 5 Stelle (che non ha gruppo e nella scorsa legislatura esprimeva moltissimi parlamentari) o la Lega (che afferisce al gruppo Identità e Democrazia) che appartengono a famiglie generalmente esclusi dalle posizioni di leadership significative o dall’accesso ai rapporti legislativi chiave.
Nonostante la relativa mancanza di potere in termini di posizioni di leadership, alcuni eurodeputati italiani hanno avuto un impatto nelle discussioni sulla salute, un settore cruciale data la recente pandemia di COVID-19 e le sfide sanitarie generali dell’Europa. La delegazione italiana avrebbe le potenzialità di influenzare maggiormente se riuscisse a coordinarsi meglio e a ottenere posizioni chiave in comitati rilevanti come quello per la Salute e la Sicurezza Alimentare (ENVI). Alcuni parlamentari del Partito Democratico come Brando Benifei e Patrizia Toia hanno mostrato un interesse particolare per la politica sanitaria, essendo stati tra i più attivi in questo ambito. Benifei si è distinto per il suo lavoro sulle politiche digitali e sanitarie, mentre Toia ha avuto un ruolo significativo nelle politiche energetiche e di sanità. Sebbene Benifei abbia confermato la sua presenza all’Europarlamento, dopo vent’anni Toia non è stata rieletta.
La relazione sui lavori del Parlamento europeo del 2022 ha sottolineato come i gruppi politici principali, come il Partito Popolare Europeo (EPP) e l’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici (S&D), continuino a dominare in termini di influenza, con l’S&D che si distingue per l’impatto proporzionale nelle politiche sanitarie.
Inoltre, l’analisi mostra come le delegazioni di paesi più piccoli come Malta e Lussemburgo, nonostante la loro ridotta dimensione, riescano a ottenere una rappresentanza influente, offrendo un modello che potrebbe ispirare la delegazione italiana a cercare di superare le proprie difficoltà interne e di posizionamento.
Per aumentare la loro influenza, gli eurodeputati italiani potrebbero concentrarsi sul rafforzamento delle reti politiche internazionali, sull’incremento della partecipazione attiva nei lavori legislativi e su un maggiore coinvolgimento nei comitati chiave del Parlamento Europeo. Inoltre, l’adozione di una posizione più unita e coerente all’interno dei rispettivi gruppi politici potrebbe aiutarli a navigare meglio il complesso panorama politico dell’UE e a ottenere successo in negoziati chiave, specialmente in tempi di rinegoziazioni e ristrutturazioni post-elezioni.