Perchè leggere questo articolo? Riforma dell’Autonomia, il disegno di legge passa anche alla Camera dopo una seduta notturna terminata alle 7.50 Meloni: “Un Paese più forte e giusto”. Ma le opposizioni sono pronte al referendum contro “una legge spacca Italia”. Il Pd: “Cinico baratto con i governatori del Nord per il premierato sulla pelle del Sud”.
E’ stata una lunga maratona, per di più in notturna. Ma alla fine il disegno di legge sull’autonomia differenziata è stato approvato anche alla Camera. dopo il via libera ottenuto al Senato nella giornata di martedì, il provvedimento diverrà dunque legge. Sono stati 172 i sì. E 99 i no, con una astensione.
Autonomia, Meloni: “Per una Italia più forte e giusta”
Seduta ricca di tensioni e terminata alle 7.50. Questa mattina su X la premier Giorgia Meloni ha commentato: “Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”.
Schlein (Pd): “Autonomia, un cinico baratto”
Ma le opposizioni sono sul piede di guerra. La leader del Pd Elly Schlein ha commentato aspramente: “Ci avete tenuto qui per uno scalpo, un cinico baratto. Le cose stanno per cambiare e stiamo arrivando, statene certi”. Stessi concetti espressi da Laura Boldrini: “L’urgenza è chiara: portare lo scalpo del Sud del Paese ai governatori leghisti del Nord. Le bandiere delle piccole patrie, destinate a contrapporsi, esposte alla fine della seduta dai banchi della Lega ne sono la prova inequivocabile”.
Conte (M5S): “Spaccano l’Italia con il favore delle tenebre”
Mentre il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte si è autocitato dichiarando su facebook: “Spaccano l’Italia con il favore delle tenebre. Sono le 7.39: da ieri e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l’istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze”.
Le opposizioni pronte al referendum “contro lo Spacca Italia”
Alle 4.50 è intervenuto a Montecitorio Angelo Bonelli di AVS: “Ve ne pentirete”. Ha aggiunto il deputato Francesco Emilio Borrelli: “Abbiamo fatto di tutto per impedire questo massacro sociale per il sud. Bandiere autonomiste sventolate dalla lega in aula sono il segno di quello che sta per avvenire. Nonostante decine di interventi, mozioni, emendamenti ed ordini del giorno la legge è passata senza alcuna modifica concessa dalla maggioranza. Adesso dobbiamo lavorare sul referendum per chiamare i cittadini italiani al voto”.
Sul referendum, il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia ha spiegato: “Il Pd, insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, è pronto a raccogliere da subito le firme per un referendum contro lo Spacca Italia”. In Aula aveva preannunciato: “Non ci lasciate altro scampo per una raccolta firme per un referendum che sicuramente boccerà lo ‘spacca Italia’”.
De Poli (FdI): “Autonomia, oggi è una giornata storica”
Di tutt’altro tenore i commenti a centrodestra. così il senatore questore Antonio De Poli: “Oggi è una giornata storica per il nostro Paese e per la grande azione riformatrice promossa dal centrodestra di Governo (…) Si tratta di un provvedimento che darà maggiori poteri ai territori, consentendo una gestione amministrativa meno centralististica e più snella e rispondendo alle legittime esigenze di milioni di cittadini che si sono espressi in questo senso per avere maggiori poteri su temi come la sanità, il sistema tributario e il governo del territorio. Una riforma giusta che spronerà sicuramente tutte le amministrazioni regionali a far meglio e a gestire le 23 materie oggetto della riforma con grande responsabilità e attenzione alla sostenibilità economica. Nessuno rimarrà indietro e non ci sarà nessuna secessione: questa riforma risponde a dei principi costituzionali ben precisi e alle legittime aspirazioni di milioni di cittadini che vogliono solo servizi ancora più orientati al territorio, maggiore Autonomia decisionale, maggiore capacità di incidere sulle scelte degli amministratori. Principi di libertà e democrazia diretta che tutti dovrebbero sostenere”.
Autonomia, Ronzulli (Forza Italia): “Nessun mercimonio”
E Licia Ronzulli, Forza Italia, ha garantito: “Non c’e’ nessuno ‘scambio’ o ‘mercimonio’, come e’ stato detto in modo propagandistico dalle opposizioni. Noi stiamo applicando il programma elettorale. Non stiamo prendendo in giro gli italiani, piuttosto stiamo realizzando le cose che abbiamo promesso due anni fa, perche’ se non lo facessimo passeremmo per traditori della volonta’ popolare”.