E’ uno dei più stimati del governo, indubbiamente. Appare poco, e quando appare cerca di dire cose sensate. E’ per questo che l’hanno preso sul serio, a Roberto Gualtieri, quando ha detto (testuali parole) che “l’aumento congiunturale del Pil nel terzo trimestre sarà a due cifre”. Ovvero, il Pil nel terzo trimestre crescerà di oltre il 10 per cento. Ipotesi poi ribadita anche ieri sera dal governo: “Rimbalzo del Prodotto Interno Lordo del 6%, rapporto deficit/PIL al 7% e debito/PIL al 155,6%”: sono le previsioni per il 2021 contenute nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) 2020, approvata dal Consiglio dei Ministri su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia e delle finanze Roberto Gualtieri.
Tutto bene? Eh pare proprio di sì. Lo dice pure Confindustria: “Nel terzo trimestre si stima complessivamente un incremento congiunturale del 26,4%, dopo i dati negativi rilevati dall’Istat per il secondo e il primo trimestre (rispettivamente -16,9% e -8,8%)”. Non è che sta andando davvero tutto bene? Qualche dubbio rimane, ma per adesso le stime raccontano proprio questo.