Home Future Dating: tra Tinder e Bumble c’è Hinge, l’app per chi vuole una “storia seria” 

Dating: tra Tinder e Bumble c’è Hinge, l’app per chi vuole una “storia seria” 

hinge dating

Se l’app di dating per antonomasia oggi è Tinder, di alternative ce ne sono molte. Per esempio, di recente abbiamo parlato di Bumble, la piattaforma che nel corteggiamento dà “potere alle donne”. Tra i due (o, meglio, tra i tanti) litiganti, però, il terzo gode, si sa… Ed ecco allora Hinge, che si rivolge prevalentemente a chi vuole una relazione stabile. “Con noi farai l’ultimo primo appuntamento della tua vita”, promettono gli ideatori, che la definiscono “l’app di dating disegnata per essere cancellata”. 

Qual è l’obiettivo di Hinge

Siamo “scienziati dell’amore”, dicono ancora. “I nostri ricercatori, analisti comportamentali e matchmaker studiano i profili degli iscritti e la loro compatibilità, con la convinzione che chiunque cerchi l’amore dovrebbe essere in grado di trovarlo”. La promessa, insomma, è quella di far nascere una “storia seria”, come si suol dire, o comunque legami significativi e reali con persone che abbiano più interessi in comune e maggiori possibilità di piacersi. 

Come funziona Hinge  

Grazie alla creazione di profili molto dettagliati con foto e video, ma anche audio e curiosità varie, gli utenti instaurano conversazioni di valore. Il feed Discover è molto simile a quello di altre app: si può scorrere una serie di profili, leggere le informazioni sulla biografia, i suggerimenti e le foto; la differenza principale è, che invece di mettere Mi piace all’intero profilo, lo si può mettere alle singole parti, quindi in modo molto più specifico.

Quando poi si organizza la prima uscita, agli utenti viene chiesto come è andata attraverso la funzione “Incontro dal vivo” o “We met”, in modo da monitorare la soddisfazione e l’efficienza del sistema di matchmaking.

L’algoritmo-cupido di Hinge 

Alla base c’è “un algoritmo (il Gale-Shapley, ndr) vincitore del premio Nobel”, grazie al quale “è possibile avere appuntamenti di qualità migliore, non solo una maggiore quantità di appuntamenti”. Anzi, ci sarebbe una probabilità otto volte maggiore di mettere a segno un ottimo match, ovvero un incontro con una persona con cui è più probabile avere una chimica reciproca. Non solo: tre volte su quattro si passerebbe a un secondo appuntamento.

Otto è anche il numero massimo di ‘Mi piace’ gratuiti che si possono mettere quotidianamente: “La ricerca ci ha dimostrato che, quando i nostri membri avevano più like gratis per giorno, le loro corrispondenze erano peggiori”. Meglio pochi, ma buoni, insomma, da valutare con attenzione per non sprecarli.

Di recente Hinge ha introdotto una novità: gli iscritti possono creare un elenco di parole, frasi o emoji che non vogliono ricevere perché le giudicano offensive o fastidiose. Questi commenti saranno spostati in una categoria separata, dove chi utilizza l’app potrà decidere di leggerli oppure eliminarli direttamente. Si punta così a ridurre le interazioni indesiderate e aumentare la sicurezza e la fiducia nel percorso di dating. “La nostra speranza è che con Hidden Words gli utenti si sentano rassicurati nel poter esplorare potenziali legami senza preoccupazioni, con esperienze di dating più sicure e soddisfacenti”, ha spiegato Jeff Dunn, VP Trust & Safety di Hinge.  

Tinder cala, Hinge cresce

Intanto Hinge sembra farsi strada. Secondo Match Group, società proprietaria sia di questa app sia di Tinder, ha diffuso i guadagni del primo trimestre 2024: gli utenti paganti su Tinder sono in calo per il sesto trimestre consecutivo (- 9% rispetto al 2023), per un totale di 10 milioni di utenti paganti da gennaio a marzo di quest’anno, come riporta TechCrunch. Dal canto suo Hinge ha registrato un aumento del 31% degli utenti paganti, raggiungendo un totale di 1,4 milioni: sul web c’è voglia di… mettere la testa a posto?