Home Pharma Scompenso cardiaco e monitoraggio remoto: un binomio possibile

Scompenso cardiaco e monitoraggio remoto: un binomio possibile

scompenso-cardiaco-monitoraggio-remoto

Il 17 maggio 2024, presso Palazzo Pirelli, si è svolto un nuovo appuntamento del Ciclo di incontri istituzionali Circular Discussion Forum sulla gestione con monitoraggio remoto del paziente con dispositivo impiantato e impatto dello scompenso cardiaco in Regione Lombardia“.

L’incontro, che si è svolto con il contributo non condizionante di Boston Scientific, ha avuto l’obiettivo di presentare, alla presenza degli stakeholder istituzionali a livello regionale, gli outcome contenuti nel report “La gestione con monitoraggio remoto del paziente con dispositivo impiantato e impatto dello scompenso cardiaco in Regione Lombardia”, una proposta concreta per stimolare – a livello regionale – una riflessione sull’ottimizzazione del percorso di presa in carico del paziente cardiovascolare con scompenso cardiaco.

In Regione Lombardia, la gestione da remoto dello scompenso cardiaco e delle aritmie riguarda circa 40.000 pazienti (secondo dati aggiornati al 2023, AIAC), numero in costante aumento. Nonostante la forte richiesta e gli evidenti benefici clinici ed economici, la procedura di monitoraggio remoto non è attualmente rimborsata a livello regionale. 

Eppure, già nel 2020, è stato mostrato un atteggiamento pionieristico in questo senso, prima con la DGR n. 3522 e poi con la DGR n. 3528, entrambe del 5 agosto. Se la seconda anticipa quanto viene definito nell’Accordo Stato-Regioni durante la seduta del 17 dicembre 2020, ossia la necessità di fornire indicazioni uniformi per tutto il territorio concernenti l’erogazione delle prestazioni in Telemedicina, quali la televisita, la prima riconosce l’utilità del telemonitoraggio (riduzione delle visite ambulatoriali e del numero di accessi in PS e miglioramento della qualità di vita e della prognosi generale del paziente) e fornisce i requisiti delle strutture territoriali e ospedaliere coinvolte nella cura del paziente con scompenso cardiaco. Introduce inoltre uno schema di riconoscimento tariffario della prestazione erogata a distanza (in regime forfettario, in modo simile a quanto accade in Regione Veneto: € 25,50 per 4 prestazioni al massimo all’anno) per il codice di codifica 89.48.2.

Infine, nella DGR n. 5941 del 7 febbraio 2022 “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sanitario e Sociosanitario per l’esercizio 2022 – quadro economico e programmatorio” viene stanziato un fondo di risorse autonome regionali per il finanziamento di extra LEA e in particolare per l’erogazione delle prestazioni per il controllo da remoto di pazienti portatori di pacemaker, defibrillatori e loop recorder per 0,50 milioni di Euro. A questa allocazione, potrebbe aggiungersi anche l’opportunità rappresentata dalla Missione 6 – Salute del PNRR.

Nonostante il framework sia stato definito, ad oggi da un lato lo schema tariffario non è stato ratificato, dall’altro l’allocazione di budget sopra indicata non risulta essere esigibile per mancanza di rendicontazione dedicata a tale procedura.