Home Facts Nomine: Mazzotta verso Fincantieri, Perrotta al suo posto alla Ragioneria

Nomine: Mazzotta verso Fincantieri, Perrotta al suo posto alla Ragioneria

Nomine: Mazzotta verso Fincantieri, Perrotta al suo posto alla Ragioneria

Perchè leggere questo articolo? La exit strategy del Governo Meloni per Biagio Mazzotta, Ragioniere di Stato contestato per la gestione del Superbonus. Diventerà presidente di Fincantieri. Al suo posto arriva Perrotta, fedelissima di Giorgetti. Una soluzione onorevole per il “boiardo”. Anche se il delicato ruolo in passato è sempre stato affidato a militari o ad ambasciatori esperti di intelligence

E’ Daria Perrotta, oggi capo dell’ufficio legislativo del Mef, la dirigente destinata a succedere a Biagio Mazzotta al vertice della Ragioneria generale dello Stato. Classe 1977, fedelissima di Giancarlo Giorgetti, da mesi è nella short list dei candidati alla successione, come aveva raccontato True News. Ieri l’accelerazione. Secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore Mazzotta avrebbe metaforicamente iniziato a fare gli scatoloni, congedandosi dai suoi più stretti lavoratori.

Mazzotta e le critiche per la gestione del Superbonus

Come noto, negli ultimi due anni la sua posizione si è fatta sempre più difficile, in quanto in molti, da Giorgetti in giù, hanno imputato a lui alcuni degli effetti più perversi del Superbonus, con una impennata dei costi che – Sismabonus incluso – ha raggiunto la vertiginosa cifra di 153 miliardi. Contestata al “boiardo” soprattutto l’assenza di meccanismi di monitoraggio preventivo. Mazzotta potrà a quanto pare tuttavia beneficiare di una prestigiosa consolazione. Il più classico dei promoveatur ut removeatur: sarebbe infatti stato designato come nuovo presidente di Fincantieri, dopo la tragica scomparsa del generale Claudio Graziano. L’ufficializzazione potrebbe avvenire già entro luglio.

Il boiardo accetta Fincantieri obtorto collo. E c’è una forzatura…

Una soluzione che Mazzotta, trenta anni in via XX Settembre, avrebbe accettato obtorto collo. Ma la exit strategy appare decisamente più che onorevole. Anche se resta la traccia della forzatura: come ricorda Dagospia, il delicatissimo ruolo in Fincantieri è sempre stato in passato affidato o a militari o ad ambasciatori esperti di intelligence.