Ci sono forme di turismo estremo che possono essere molto pericolose, come ha dimostrato quella che nell’estate 2023 doveva essere un’avventura indimenticabile alla scoperta del relitto del Titanic, e che invece si è trasformata in una tragedia, in cui hanno perso la vita cinque persone, tra cui l’ingegnere aerospaziale Stockton Rush, ceo della Ocean Gate Expedition, che aveva aperto ai ricchi le porte del turismo di profondità.
Proprio il famoso transatlantico affondato nel 1912, quando persero la vita 1.500 persone, diventa oggi l’esempio di come la tecnologia possa supplire in certi casi alla realtà, facendo vivere situazioni ed emozioni altrimenti inavvicinabili. Come l’esperienza multimediale immersiva offerta dalla mostra “Titanic: An Immersive Voyage”, che rimarrà aperta a Milano per tutto l’inverno 2024 presso l’Exhibition Hub Art Center di Milano a Scalo Farini. Una maxi esposizione, che nasce da una co-produzione di Exhibition Hub e Fever, con il Patrocinio del Comune di Milano, Municipio 9.
A Milano la mostra “Titanic: An Immersive Voyage”
Lungo le 13 sale che compongono il percorso della mostra “Titanic: An Immersive Voyage” si possono rivivere luoghi e vicende, scoprire nomi ed emozioni, svelare aneddoti e segreti di un fatto tra i più memorabili del ventesimo secolo, fra impattanti riproduzioni sceniche, oggetti autentici, memorabilia e visioni 3D a bordo di quella che fu definita la nave più grande del mondo e soprannominata “l’inaffondabile”.
Da oltre 112 anni quello che era considerato un gioiello tecnologico giace a quasi quattromila metri di profondità, ma sopravvive nell’immaginario collettivo d’intere generazioni. Perché questa storia non ha mai smesso di affascinare persone di ogni parte del globo, fra innumerevoli film e documentari, in primis il celebre colossal hollywoodiano di James Cameron del 1997.
Ed è proprio di oggi la notizia che una sezione della prua, quella con la celebre ringhiera della scena con Jack e Rose, ha ceduto agli effetti del lento decadimento ed è ora adagiata sul fondo dell’Atlantico, come si nota dalle immagini di una nuova spedizione al relitto realizzata con robot sottomarini, secondo la Bbc.
Come era la vita a bordo del Titanic
A bordo del Titanic c’erano persone di ogni estrazione sociale, ognuno con la propria storia personale, come dimostrano gli oltre 300 oggetti d’uso comune provenienti da alcune fra le più note collezioni del mondo, recuperati dal Titanic e dalle sue due navi gemelle, l’Olympic e il Britannic, oggi parte dell’esposizione “Titanic: An Immersive Voyage”. Fra i reperti in mostra, i documenti della costruzione del transatlantico, ma anche i biglietti d’imbarco della White Star Line, sua società di navigazione: oggi, per un posto in prima classe, si sarebbero spesi circa 60mila euro. E ancora: oggettistica dell’equipaggio, dal cappello del capitano a uniformi e accessori dei marinai, fino ad alcuni elementi che abbellivano il noto Scalone centrale, come uno degli angeli decorativi ispirati alla reggia di Versailles. E ancora, preziose suppellettili delle sale da pranzo e parti del relitto individuate dalla nave Minia che, incaricata di trovare i dispersi, recuperò molti resti in legno degli arredi.
La ricostruzione delle camere, comprese quelle della terza classe, aiuta a comprendere la perfetta estetica di questo Grand Hotel galleggiante, ma anche la moda dell’epoca: rappresentata proprio come indossata dalle signore sul Titanic e sapientemente ricostruita nel film di James Cameron del quale, in collezione, si ammirano accessori e oggetti di scena. Immancabile anche una delle copie usate nel film del “Cuore dell’oceano”, indimenticabile gioiello della protagonista Rose. Presente, inoltre, anche una selezione di scarpe e accessori della stessa protagonista e altri personaggi (come la t-shirt bianca di Leonardo DiCaprio/Jack) e altro merchandising. Fra le lettere, che illustrano storie intime e personali, quella di Thomas Andrews, capo progettista a bordo nel viaggio inaugurale, scritta alla moglie e alla sua bambina.
Ma ci sono anche altri ambienti che si possono vedere da vicino: il “Veranda Cafè”, realizzato in legno e illuminato da luce naturale, il ristorante à la carte curato dall’italiano Luigi Gatti e interamente condotto da personale italiano, il maestoso Scalone creato per attraversare ben sei ponti e la “sala dei marconisti”, attrezzata per i collegamenti radio dalla quale, poco dopo la mezzanotte del 15 aprile, venne lanciata la fatale chiamata di emergenza.
Un viaggio multimediale nel tempo e nello spazio
Last but not least, un percorso multimediale permette di calarsi letteralmente nelle profondità di questa storia, scoprendo come circa 100.000 anni fa è iniziata la formazione dell’iceberg che causò la fatale collisione, rivivendo i concitati attimi del disastroso incidente attraverso i drammatici messaggi che furono scambiati, assistendo agli ultimi attimi di vita del Titanic da una scialuppa di salvataggio e, infine, immergendosi a bordo di un sommergibile virtuale e scoprendo il relitto dell’RMS Titanic così come si mostra oggi sul fondo dell’oceano.