Home Economy Tasse, 19 miliardi in più di entrate. Ma non andranno in Manovra

Tasse, 19 miliardi in più di entrate. Ma non andranno in Manovra

Innocenti evasori? Meloni sbaglia su chi non paga le tasse

Perché leggere questo articolo? Nei primi sette mesi dell’anno il fisco incassa 19 miliardi di tasse in più (il 6% più del 2023). Un tesoretto che però non andrà in Manovra.

Nei primi sette mesi del 2024 il fisco ha ottenuto 19,2 miliardi di tasse in più. Un dato di oltre il sei per cento superiore allo stesso periodo dello scorso anno. I dati sono stati comunicati dal ministero dell’Economia, che però fa sapere a proposito della ricerca delle risorse per la legge di bilancio: “Nessun tesoretto. La cifra è vicina a quella prevista. Quindi siamo prudenti“.

Il boom di tasse: le entrate fiscale aumentano

Tra gennaio e luglio 2024 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 328.365 milioni di euro. Un aumento di 19.201 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023 (+6,2%). In particolare, per le imposte dirette si registra un aumento di 14.024 milioni di euro mentre per le imposte indirette si evidenzia un incremento di 5.177 milioni di euro.

Il gettito legato agli accertamenti per il recupero dell’evasione invece si è attestato a 8.441 milioni (+2.046). C’è poi gettito IRPEF, che si è attestato a 137.257 milioni di euro (+8.865 milioni di euro, pari a +6,9%). Nello specifico, sono aumentate le raccolte di tasse sui redditi dipendenti nel settore privato (60.998 milioni di euro, +4.957 milioni di euro, pari a +8,8%); nel settore pubblico (56.426 milioni di euro, +4.343 milioni di euro, pari a +8,3%); sui redditi dei lavoratori autonomi (8.397 milioni di euro, +609 milioni di euro, pari a +7,8%); gli oneri deducibili e le detrazioni d’imposta (2.169 milioni di euro, +121 milioni di euro, pari a +5,9%); e i versamenti in autoliquidazione, 9.267 milioni di euro (-1.165 milioni di euro, pari a –11,2%).

Giorgetti: “Nessun tesoretto in Manovra”

Il Mef però predica prudenza verso la stesura del piano di stabilità di medio termine e della manovra. “Nessun tesoretto, la cifra e’ vicina a quella prevista. Quindi siamo prudenti“, fanno sapere fonti del Tesoro in merito all’andamento delle entrate fiscali. Del resto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sin dal suo insediamento ha sempre parlato di approccio prudente e responsabile ai conti pubblici. Anche perché il debito resta un macigno, ed è proiettato a raggiungere un breve la cifra simbolo di 3mila miliardi