Perché leggere questo articolo? Dietro la sfida di stasera tra Israele e Italia ci sono una serie di questioni che rimandano a Uefa e Fifa. Ma anche storia e geografia, oltre che guerra e pace. Il tortuoso percorso che ha portato Israele a giocare nella Uefa con le nazionali europee.
Alle 20.45 di stasera la nazionale italiana affronterà Israele. La sfida si terrà alla Bozsik Arena di Budapest, per una serie di ragioni che vanno oltre il rettangolo di gioco. Come spesso accade alla nazionale dello Stato ebraico, soprattutto negli ultimi tempi. Il calcio in Israele ha una storia travagliata, a cavallo di due continenti e di due federazioni: quella asiatica e la Uefa.
Israele e il calcio asiatico prima della Uefa
I problemi – nel calcio come nella geopolitica – risalgono alla fondazione dello Stato ebraico. Dopo la nascita nel 1948, Israele entrò nella Confederazione calcistica asiatica (AFC) nel 1954. E non senza problemi. Immediatamente, una moltitudine di paese asiatici – non solo quelli arabi, ma la quasi totalità delle nazioni a maggioranza islamica – rifiutarono di affrontare la nazionale ebraica.
L’ostracismo complicò drasticamente alcune competizioni. Come la qualificazione ai Mondiali del 1958. La crisi di Suez di due anni prima portò al rifiuto di tutti i Paesi inclusi nel girone di qualificazione di affrontare Israele. La FIFA dovette organizzare uno spareggio col Galles per evitare che Israele si qualificasse alla fase finale della Coppa senza giocare neanche una partita.
La Coppa d’Asia vinta nel 1964
Come racconta Giovanni Armanini nella sua newsletter, per avere un ruolo sportivo nel continente Israele decise di ospitare la Coppa d’Asia AFC del 1964, ma 11 delle 17 ammesse alle qualificazioni si ritirarono. Al torneo quadrangolare arriveranno Corea del Sud, India e Hong Kong e Israele vinse l’unico titolo internazionale della sua storia.
Nel 1972, per evitare di ripetere la situazione del ‘64 fu lo stesso Israele, designato come paese ospitante, a ritirarsi (il torneo fu spostato in Thailandia, con le 10 partite tutte a Bangkok). Nel 1974 dopo aver partecipato agli Asian Games in cui per l’ultima volta nella sua storia giocò a Teheran contro l’Iran (che vinse 1-0), Israele venne espulsa dall’AFC a seguito di una proposta presentata dal Kuwait, approvata con 17 voti a favore, 13 contrari e 6 astensioni.
L’ingresso di Israele nella Uefa
Cominciò così il lungo esodo di Israele prima di entrare nella Uefa. Per Dieci anni il Paese fu accolto provvisoriamente dalla Federazione Oceanica (1974-79), quindi Uefa (1980-1984) e di nuovo nell’OFC (1985-1991). Fino a che la federazione delle nazionali europee, la Uefa, non decide definitivamente di accogliere Israele tra le sue affiliate. Così la nazionale dello Stato ebraico partecipa per la prima volta alle qualificazioni europee nel 1982. Dal 1991 anche le squadre di club di Israele iniziarono a partecipare alle competizioni Uefa, che nel 1994 riconobbe il Paese definitivamente come membro a tutti gli effetti.