Home Primo Piano Stefano De Martino: “Se dormo con qualcuno, resto nella sua vita”. Vale anche per Belen e le 12 corna che le ha messo?

Stefano De Martino: “Se dormo con qualcuno, resto nella sua vita”. Vale anche per Belen e le 12 corna che le ha messo?

Stefano De Martino: “Se dormo con qualcuno, resto nella sua vita”. Vale anche per Belen e le 12 corna che le ha messo?

Stefano De Martino è il generico di Amadeus, il suo succedaneo. Nel senso che proprio gli succede: quando Ama se ne è andato da ‘Stasera Tutto è Possibile’ per fare Sanremo, De Martino ha preso il suo posto, gli è successo. Lo stesso, come è noto, è accaduto dopo la migrazione del Nasone a Nove. Ecco subito De Martino al timone dei pacchi preserali, Rai 1. Facile così: quei programmi avevano ottimi ascolti già prima dell’avvento demartinesco. Ma oggi lui si pensa, e la stampa lo descrive, Re Mida. Pazienza. Qui vogliamo parlare dell’intervista al nostro chez “Passa dal Basement” di Gianluca Gazzoli. Inspiegabilmente, il podcast più seguito d’Italia. In particolare, ci soffermiamo sulla seguente dichiarazione: “Se dormo con una persona, ci faccio l’amore, condivido gioie e dolori, poi rimango. Capita di lasciarsi, ma per me non esiste dal mondo uscire dalla vita di chi ho amato”. Bellissimo discorso (?), peccato solo che l’ex moglie Belen Rodriguez abbia raccontato una storia molto diversa, un uomo molto diverso. Capace di tradirla, ben 12 volte e forse più, per poi ignorarla lasciandola in pasto alla depressione, al ricovero in clinica. I finti buoni sono un male (non) necessario di questo mondo. Vediamo di sbugiardarne almeno uno. Ovverosia il “bravo ragazzo” Stefano De Martino.

Belen finisce ricoverata, De Martino se ne frega

 

A ‘Domenica In’, da zia Mara Venier, Belen Rodriguez aveva vuotato il sacco riguardo alla separazione da Stefano De Martino. Una separazione dolorosa assai, almeno per lei. Già un mese dopo le nozze, racconta la showgirl, lui le aveva piazzato un bel paio di corna. Corna che poi sono diventate “dodici se non di più”, rivela. “Mi sentivo ignorata perché non mi amava. E io, nel frattempo, sfiorivo. Non avevo più la forza di alzarmi dal letto, non riuscivo a mangiare. Tanto che, alla fine, sono stata ricoverata”. Un periodo orrendo di cui Belen, una volta tornata in salute, ha sentito di dover chiedere perdono al figlio, Santiago, nato appunto dal matrimonio con De Martino. Ma lui, De Martino, dov’era mentre la madre del suo pargolo versava in condizioni tanto disperate? “A Napoli a lavorare”, spiega lei, “non si è mai fatto vedere né sentire”. Nessuno ha voluto dar credito al racconto di Belen. Perché tutta Italia ancora non le ha perdonato la farfallina. L’italiano medio la considera, ad andar bene, una di facilissimi costumi. Mentre De Martino è un santo e il bravo ragazzo per eccellenza, lei è come se meritasse infedeltà e brutture: ben le stanno, tanto è ‘solo’ Belen. E ‘si sa’ come è Belen.

De Martino, il finto buono che descrive Belen come un “predatore”

Gazzoli, a sorpresa, si espone fino a fargli una domanda reale. Ovverosia come avesse preso le ‘bordate’ della ex Belen a ‘Domenica In’. De Martino risponde come il peggior democristiano possibile: “Male, ma più che altro per le modalità. Quando ci si lascia, ognuno dei due ha sempre una lista di cose da rinfacciare all’altro, è normale”. Sì, a parte che Belen, a quanto dice, stesse per andare al Creatore, tutto nella norma. Poi, il neo-conduttore di ‘Affari Tuoi’, si concede un excursus sulla nascita del loro amore: “Io ero uno sbarbato, lei la donna che tutti gli uomini consideravano una Ferrari. Non avevo i mezzi, a livello di comunicazione, per gestire una cosa del genere e quindi per tanto tempo sono stato considerato ‘solo’ il marito di Belen”. Etichetta da cui si è tirato fuori “imparando a leggere, a guardare la tv, studiando tanto”, rivela. E grazie alla mano santa di Maria De Filippi, osiamo aggiungere. Senza la quale, oggi sarebbe dietro a un qualunque banco del pesce di Acerra o giù di lì. “Non ho risposto alle bordate di Belen perché ho imparato a fare l’opossum: quando mi attaccano, mi fingo morto e aspetto che il predatore se ne vada. Poi, vado avanti”. Bell’e buono, dunque, l’ha dunque definita “predatore”. Precisamente l’idea che tutti hanno di lei, una mangiauominti che all’epoca decise di sedurre un ragazzino. Ragazzino, per altro, già fidanzato con un’altra (la cantante Emma, ndr). Che brutta persona Belen, che ingenuotto Stefanino.

De Martino si vende senza colpe (perché gli conviene così)

Sarebbe bastato ammettere delle responsabilità, anche una qualsiasi. Possiamo pure concedere che Belen, da donna ferita, non abbia raccontato proprio tutta la verità oggettiva. Ma resta comunque il fatto che in ogni separazione sussista un concorso di ‘colpe’. Rarissimo che il responsabile del tracollo sia soltanto uno dei due, praticamente fantascienza. Stefano De Martino, però, non può mostrare macchie nella sua candida immagine: rischierebbe di perdere l’affetto del pubblico nostrano, bigotto fino al midollo. E quindi via, di fabiovolata in fabiovolata, per ergersi a santo, magari un filo guascone, ma comunque chi non avrebbe ceduto al fascino maliardo di Belen. Di quel bellissimo ‘predatore’, della ‘Ferrari’ che tutti desideravano. Stefano De Martino arriva poi all’assurdo quando spara la boiata suprema: “Non esco mai dalla vita delle persone che ho amato, non esiste al mondo. Sarebbe una cosa crudele, innaturale per me”. Eppure, dalla vita di Belen è uscito eccome e fa di tutto per fuggire da quei tempi, almeno a livello di immagine pubblica. Perché è come se, oggi, lo ‘sporcassero’. Dovesse poi essere vero che il succedaneo di Amadeus non sia riuscito nemmeno ad alzare il telefono quando la madre di suo figlio era ricoverata in ospedale, eccola qui tutta la magnificente eleganza dei finti buoni. L’empatia di uno scaldabagno rotto, il sorriso di chi non ha nulla da nascondere. A meno che non gli convenga. Viva Belen che, appena esce a cena con uno, posta subito un carosello di foto Instagram perché, magari, è la volta che si innamora. E vuole condividere la sua felicità. E se non le conviene, perché non le conviene in questa società bigotta e benpensante, chissenefrega.