Perché leggere questo articolo? Il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, sulla Dengue in città. “Situazione sotto controllo, tante altre città avrebbero gli stessi casi ma non campionano. Le dichiarazioni del virologo Burioni ci danneggiano senza motivo”. L’intervista.
“Maxi contagio”, “boom di casi”, “focolaio”. Nelle ultime ore la città di Fano, 60mila abitanti sulla costa nord delle Marche, è balzata agli onori della cronaca. Non per il tradizionale festival del brodetto o per il suo carnevale tra i più antichi d’Italia. A far parlare della città è stata la Dengue. La malattia tropicale diffusa dalla zanzara tigre ha colpito Fano con particolare intensità: 119 contagi, secondo l’ultimo bollettino. Una situazione che Roberto Burioni ha definito “fuori controllo”. True-news.it ha intervistato il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, che ha illustrato – non senza un velo di polemica verso il virologo marchigiano – un quadro differente: “I casi stanno drasticamente diminuendo. Erano più che in altre città perché la nostra azienda sanitaria li ha campionati scrupolosamente”.
Sindaco, com’è la situazione Dengue a Fano?
Adesso è decisamente sotto controllo. I casi sono in netta via di miglioramento, specie se confrontato con il trend nazionale di diffusione nazionale delle ultime ore. In città sono stati riscontrati solamente due nuovi casi negli ultimi cinque giorni. Anche il profilamento del Gores – il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie – non ha mostrato altri campioni positivi.
La situazione dunque, al contrario di quanto affermato da Roberto Burioni, è sotto controllo?
Assolutamente sì. Il quadro è in netto miglioramento, dopo le tre disinfestazioni su tutte le aree urbane e l’utilizzo di un’insetticida negli oltre 10mila tombini della città. Anche l’abbassamento stagionale delle temperature sta aiutando. Sinceramente non condivido le dichiarazioni di Burioni.
Cosa ha provato leggendole?
Dispiacere. Rispetto le opinioni di tutti, specialmente di un virologo di fama come Burioni, ma devo ammettere che le sue parole ci stanno danneggiando in maniera ingiustificata. Molte persone stanno rinunciando a venire in vacanza a Fano. Così si alimenta una psicosi infondata. Non ne vedo proprio il motivo. Sugli ultimi 400 e più prelievi di sangue non c’è stato nemmeno un positivo. Ù
Vi sentite “un focolaio” per il Paese?
No, anche se stiamo affrontando questa emergenza da tre settimane, in città non si è generato allarmismo. La popolazione è tranquilla e si attiene alle direttive che arrivano dall’azienda sanitaria. Non si sono mai registrate scene di panico o psicosi. L’ansia è immotivata e viene alimentata da fuori.
Si sente di escludere la possibilità che da Fano la dengue possa espandersi?
È un pericolo scongiurato, lo escluso categoricamente. L’unica differenza con le altre città d’Italia è che a Fano c’è stato un campionamento scrupolosissimo. La nostra azienda sanitaria si è premurata di andare a monitorare nel dettaglio chiunque avesse una febbre con sintomi compatibili alla Dengue.
Vi siete fatti un’idea di come si siano originati i casi?
I tecnici lo chiamano “focolaio autoctono”, si è creato qua. Con l’innalzamento delle temperature la dengue è presente in tante altre città italiane. Il cambiamento climatico ha sicuramente inciso nella diffusione della zanzara tigre, che da noi è ormai antropizzata.
Burioni sostiene che “dove ci sono uomini non ci devono essere zanzare tigre”…
Su questo mi trovo d’accordo con lui. Non dovrebbe accadere, il problema è che in passato non si sono usate le dovute precauzioni, con l’utilizzo del larvicida. Le disinfestazioni si sarebbero dovute fare in primavera. Questo servirà da lezione per il futuro. La mia giunta, che si è insediata a giugno, sta lavorando con Regione Marche e altri enti per correre ai ripari. La situazione è sotto controllo e a breve sarà risolta. Già oggi sono riaperte le scuole, che avevamo chiuso per precauzione qualche giorno.