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Cripto: “La Manovra crea un danno geopolitico all’Italia”

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Perché leggere questo articolo? Sicurezza, terrorismo e droga. Per l’analista geopolitica Elham Makdoum la stangata in Manovra alle cripto non è solo un problema economico.

In arrivo una stangata per il mondo delle cripto. Nel progetto di Manovra finanziaria per il 2025, presentato in settimana, il Governo ha reso noto l’intenzione di incrementare al 42% la tassazione sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di Bitcoin e altri token. “Una decisione miope, non solo a livello economico” secondo Elham Makdoum, analista politica, specializzata in geopolitica delle criptovalute e autrice de “La geopolitica delle criptovalute” (Castelvecchi, 2024).

Dottoressa Makdoum, come giudica la decisione del governo di aumentare la tassazione sulle transizioni cripto?

La decisone di aumentare le imposte sulle plusvalenze oltre i 2mila euro delle cripto dal 26 al 42% genera molte criticità. Per cominciare in termini metodologici. Ancora oggi si parla di “Bitcoin” anziché di “Criptovalute”. Un po’ come dire “I-Phone” al posto di “Smart Phone”. Lasciando il problema con la metonimia alla letteratura, c’è una grossa falla di natura economica. La tassazione proposta in manovra è incoerente, in quanto non tocca la tassazione sugli ETP, fondi che puntano anche sulle cripto, ma che a differenza loro godono di un tassazione privilegiata.

Cosa comporta questa differenza di tassazione tra cripto ed ETP?

Che l’inganno, stavolta, è trovato ancora prima che la legge (di bilancio) sia fatta. All’investitore di cripto basterà semplicemente convertire lo spot in derivati, come gli ETP, per non incorrere nella tassazione al 42%. Che, tra l’altro, sarà attiva solo dal 2025. Quindi c’è tempo fino al 31 dicembre per convertire le cripto in valute o vendere.

Cosa comporterà per questo settore la svolta della Manovra?

Un forte disincentivo al mondo delle cripto, ma solo in Italia. Si è deciso di colpire un mondo di piccoli investitori: 3,6 milioni di italiani hanno nel loro portafoglio delle cripto, per un valore stimato in 2,7 miliardi di euro. Molti di loro seguiranno le cosiddette “big whale”, le grandi balene degli investimenti che già da tempo sono all’estero. Basterà investire in Svizzera, dove l’aliquota è allo zero per cento.

Quanto potrebbe essere grosso il danno per l’Italia?

Ci siamo datti una grossa zappa sui piedi. Disincentivare le cripto significa due cose: fuga di capitali e di cervelli. I neolaureati con competenze tech saranno incentivati a spostarsi all’estero. La Manovra denota la totale mancanza di conoscenza dello strumento. Non riusciamo a comprendere quanto questo settore sia strategico, al contrario di altri Paesi.

Quali?

Su tutti la Russia, che sta sopravvivendo alle sanzioni anche grazie alle cripto. Al punto che a Mosca stanno discutendo di azzerare le aliquote o addirittura di proporre una deduzione delle perdite per chi investe in cripto. E’ un vettore fondamentale per un Paese isolato: attrae investitori stranieri e permette una diversificazione economica. Le cripto hanno creato uno schema di alleanza con la Corea del Nord, dove si riciclano enormi quantità di denaro con gruppi criminali (come il Lazarus Gruop). Parliamo di rapine per 3 miliardi che vengono poi ripuliti in exchange russe (con sistemi come Garantex). Anche l’Iran sta conducendo con la Russia un esperimento di emissione di criptovaluta stabile, legata all’oro, per il commercio transfrontaliero nella zona speciale di Astrakan.

Una sorta di cripto-moneta unica?

Una specie, un esperimento di cripto-moneta unica che permetta scambi alternativi al dollaro lo stanno valutando anche i Brics. La de-dollarizzazione è spinta dalla cripto. Gli Usa sembrano essersene accorti, e puntano a una riserva strategica di Bitcoin. Trump ha dichiarato di voler fare di Washington la capitale delle cripto. Il dibattito in Italia è indietro di 15 anni. Siamo come gli Usa nel 2010, un anno dopo la fondazione di bitcoin. Da noi mancano le associazioni di categoria, servirebbe una Confindustria del settore. In questo senso, la manovra può essere un’occasione per i player del settore.