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DdL Prestazioni Sanitarie: le audizioni in Commissione Affari Sociali (Senato)

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Il 23 ottobre, la Commissione Affari Sociali del Senato ha avviato una serie di audizioni sul Disegno di Legge (DdL) Prestazioni Sanitarie (A.S. 1241), coinvolgendo esperti e rappresentanti del settore sanitario. Il DdL si propone di affrontare il tema cruciale delle liste d’attesa e di migliorare l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tra gli auditi, Barbara Mangiacavalli (Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, FNOPI), Chiara Rivetti (ANAAO ASSOMED) e Nino Cartabellotta (Fondazione GIMBE).

Mangiacavalli (FNOPI), ha sottolineato come il DdL rappresenti un’opportunità per modernizzare il SSN, evidenziando la necessità di ottimizzare i percorsi di cura attraverso una maggiore valorizzazione delle professioni infermieristiche. Ha proposto un nuovo modello organizzativo che permetterebbe agli infermieri di contribuire alla riduzione delle liste d’attesa tramite l’ampliamento delle loro competenze, soprattutto nell’ambito dell’attività ambulatoriale.

Rivetti ha criticato l’approccio emergenziale del DdL, affermando che affronta problemi cronici senza una visione programmatica. Rivetti ha evidenziato le gravi conseguenze che le lunghe liste d’attesa hanno sui pazienti, costretti spesso a rinunciare alle cure o a rivolgersi al privato. Ha proposto l’inserimento delle rappresentanze sindacali nell’osservatorio nazionale sulle liste d’attesa e ha criticato l’uso dei contratti a tempo determinato, chiedendo invece investimenti stabili sul personale sanitario.

Cartabellotta ha espresso preoccupazioni sull’efficacia delle misure proposte dal DdL. Ha affermato che l’incremento dell’offerta sanitaria, senza una gestione adeguata della domanda, rischia di aggravare il problema delle liste d’attesa. Cartabellotta ha ribadito la necessità di criteri chiari di appropriatezza delle prestazioni e ha sottolineato che il vero nodo della questione è la carenza di personale sanitario e la mancanza di investimenti strutturali nel SSN.

Nel corso delle audizioni, sono emersi diversi punti critici e suggerimenti concreti. La necessità di una governance più efficace e l’integrazione della psicologia all’interno del SSN sono stati temi ricorrenti. Davide Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ha proposto un coordinamento tra le figure psicologiche per ottimizzare l’assistenza e rispondere ai crescenti bisogni della popolazione, mentre Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha ribadito l’urgenza di interventi concreti per migliorare l’accesso alle cure.