Da un lato c’è chi dice che non arriveranno a mangiare il panettone, perché ben presto litigheranno. Dall’altro, chi considera il loro rapporto un’alleanza solida, perché entrambi hanno avuto, o hanno, molto da guadagnare. Come è iniziata e come proseguirà la storia d’amore tra Musk e Trump?
Quando e come è nata l’alleanza
Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha trascorso la notte elettorale insieme a Trump nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. “Stasera il popolo americano ha dato a @realDonaldTrump un mandato chiarissimo per il cambiamento”, ha scritto su X, piattaforma social di cui è proprietario. E poi: “Il futuro sarà fantastico”.
A sua volta, nel discorso della vittoria, Trump ha dedicato diversi minuti a Musk e alla sua società Space X: “A star is born, Elon”, ha detto il presidente neoeletto.
Da quando il tycoon e l’imprenditore si sono alleati così strettamente? Elon Musk, che in precedenza si era sempre descritto come “politicamente moderato”, ha espresso il suo sostegno al partito repubblicano quasi immediatamente dopo il tentato assassinio di Trump a Butler, in Pennsylvania, a luglio. In vista del voto ha dichiarato di non avere altra scelta che sostenere The Donald come candidato repubblicano, esprimendo preoccupazione per l’approccio di Biden all’immigrazione e all’economia e addirittura sostenendo che la libertà di parola sarebbe stata a rischio con un’altra presidenza democratica.
Una decisa inversione di rotta, considerato che affermava di aver votato per Biden nel 2020. Sulle ragioni dello spostamento a destra di Musk si fanno molte ipotesi: qualcuno lo attribuisce alla chiusura dei suoi stabilimenti Tesla imposta dal governo durante la pandemia di COVID-19, qualcun altro, come scrivono Vanity Fair e il Washington Post, alla decisione di uno dei suoi figli di dichiararsi transgender nel 2022, cambiando il proprio cognome in Wilson, gesto che avrebbe spinto Elon a iniziare la sua crociata contro il “virus delle menti woke”.
Che cosa ha guadagnato Trump da Musk
In ogni caso, da allora Musk ha svolto un ruolo fondamentale per il ritorno di Trump, non solo come supporter della campagna elettorale, ma anche come consulente e promotore politico.
Innanzitutto ha praticamente trasformato X in un megafono dello slogan Make America Great Again (MAGA), schierandosi in prima persona. Solo per fare un esempio, in seguito al dibattito televisivo di Trump contro Harris a settembre, in cui The Donald ha ripetuto la falsa affermazione secondo cui gli immigrati haitiani in una città dell’Ohio mangiano cani e gatti, Musk ha ripubblicato il meme di un gatto con un cartello che diceva “Kamala mi odia” con un’emoji ridente.
Soprattutto, però, il genio della tecnologia ha aperto il suo portafoglio, investendo decine di milioni di dollari (in totale 132, secondo la Federal Election Commission) nel finanziamento di un Super PAC (Political Action Committee) pro Trump. In più, nelle ultime settimane prima del voto ha invogliato gli elettori degli stati in bilico a votare per il tycoon attraverso la distribuzione di 1 milione di dollari al giorno (iniziativa che è stata oggetto di un ricorso legale, respinto dai giudici).
TOGETHER THEY WILL MAKE THE LIFE MULTI PLANETARY!! pic.twitter.com/cLk51ts9Uk
— TRUMP ARMY (@TRUMP_ARMY_) November 6, 2024
Che cosa guadagnerà ora Musk da Trump
Dopo aver impegnato il suo nome, i suoi soldi e la sua piattaforma, Musk ha ora molto da guadagnare dalla rielezione di Trump.
Innanzitutto una poltrona, come già si vociferava da tempo, in qualità di addetto all’eliminazione degli sprechi governativi, ma forse anche un incarico da consigliere speciale, come qualcuno afferma dopo aver saputo che ha partecipato anche lui alla telefonata tra il tycoon e Zelensky sulla guerra in Ucraina.
La posizione da “zar dell’efficienza governativa”, comunque, genererebbe un gigantesco conflitto di interessi, dato che Musk è anche uno dei più grandi e importanti contractor del governo federale.
Musk, Trump, SpaceX e Tesla
L’imprenditore potrebbe infatti trarre molti vantaggi in primis per la sua SpaceX, che guarda caso ha iniziato a costruire satelliti spia, proprio mentre il Pentagono e le agenzie di spionaggio americane sembrano pronti a investire miliardi di dollari.
C’è molto da guadagnare anche sul fronte Tesla, le cui azioni, dopo la notizia della vittoria repubblicana, sono aumentate di oltre il 12% e, con esse, il patrimonio netto di Musk è cresciuto fino a 290 miliardi di dollari.
Dalle auto senza guidatore all’intelligenza artificiale, la strategia del miliardario sarebbe quella di sottrarre il più possibile le sue aziende alla regolamentazione o all’applicazione delle leggi ed aumentare il sostegno governativo in loro favore, come scrive Reuters, che ha intervistato fonti aziendali di Musk e funzionari governativi.
Insomma, gli esperti avvertono: Musk potrebbe finire a “regolamentare i regolatori”…