Giravolta di Trump su TikTok. Durante il suo primo mandato il 47esimo presidente degli Stati Uniti aveva lanciato numerosi appelli per vietare il social network di proprietà cinese, ma la sua guerra si era dovuta fermare quando aveva perso le elezioni del 2020 contro Biden. Oggi è tornato con tutt’altro approccio, tanto che ha scritto in maiuscolo sulla sua piattaforma Truth Social: “PER TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO SALVARE TIK TOK IN AMERICA, VOTA TRUMP!”. Che cosa è cambiato nella mente del tycoon?
Il ban (divieto) di Biden contro TikTik
Innanzitutto va ricordato che lo scorso aprile Biden ha firmato un disegno di legge che concede a ByteDance, la società madre di TikTok, nove mesi per vendere la piattaforma. Se la vendita non dovesse andare in porto nei tempi previsti, cosa che tra l’altro è ormai molto probabile, il social network più in voga del momento verrebbe bandito: per l’esattezza, le sue ultime 24 ore di vita a stelle e strisce cadrebbero il 19 gennaio 2025, proprio il giorno prima prima dell’insediamento di Trump.
Perché Trump ora è a favore di TikTok
All’epoca del suo primo mandato Trump era preoccupato che il Partito Comunista Cinese potesse potenzialmenteavere accesso ai dati degli americani: non ci sono prove che questo sia avvenuto, ma ci sono prove che ByteDance abbia avuto accesso ai dati degli utenti di TikTok, che negli Stati Uniti sono circa 170 milioni.. Eppure questo al presidente appena eletto non sembra importare più di tanto…
La sua preoccupazione principale è che mettere al bando TikTok possa avvantaggiare la crescita di un altro social, ovvero Meta, del “concorrente” Mark Zuckerberg. “Senza TikTok Facebook diventerebbe più importante e io lo considero un nemico del popolo”, ha detto Trump alla CNBC a marzo, per poi ripetere la stessa cosa sulla sua piattaforma, Truth Social.
Oltre a non voler far crescere Meta, ci potrebbe poi essere anche un’altra ragione dietro il cambiamento di visione di Trump su TikTok, ovvero la relazione del tycoon con Jeff Yass, un donatore miliardario del GOP (“Grand Old Party”, il Partito Repubblicano) nonché co-fondatore della società commerciale Susquehanna International Group. Yass e sua moglie, Janine, hanno donato oltre 96 milioni di dollari ai PAC (Political Action Committee) di destra durante questo ciclo elettorale, sostenendo quindi Trump, ma la coppia possiede anche il 7% di ByteDance.
Cosa succederà? Al momento non è dato saperlo… Di certo c’è che ByteDance potrebbe sfruttare la possibilità di chiedere una proroga di 90 giorni, mettendo la palla nel campo di Trump, come scrive TechCrunch. La vittoria di Trump possa essere anche una vittoria per TikTok, quindi, ma non bisogna dimenticare che le promesse elettorali dei politici non sempre si realizzano…