Home Future Green e hi-tech, come sarà la prima autostrada del futuro  in Europa

Green e hi-tech, come sarà la prima autostrada del futuro  in Europa

autostrada-del-futuro

L’Autostrada del Futuro? Non sarà una semplice “strada”, ma un’infrastruttura in cui la tecnologia e l’attenzione all’ambiente contribuiscono a creare un sistema di trasporto più efficiente e sicuro, che garantisce anche una migliore esperienza di viaggio agli utenti. 

Il laboratorio per sperimentare questa nuova visione è l’A4 Torino – Milano, al centro di un progetto targato ASTM Group, che trasformerà i 125 km della tratta in un’autostrada digitale, resiliente e sostenibile, tra le più avanzate d’Italia e d’Europa.  

Nuova pavimentazione

Alcuni lavori di trasformazione sono già in corso, per esempio la ripavimentazione: il nuovo manto stradale è realizzato con un compound composto da grafene, additivi polimerici e plastiche dure da recupero e con il reimpiego del 70% di fresato proveniente dalla pavimentazione esistente, riducendo così al solo 30% l’utilizzo di nuovi aggregati naturali rispetto ad una manutenzione tradizionale. La nuova pavimentazione, una volta completata, permetterà di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kWh (-30%), equivalenti al fabbisogno annuale di circa 30.000 famiglie e consentirà l’abbattimento di 18.350.000 kg di emissioni di CO2eq (il 38,5% in meno) pari all’azione di assorbimento di circa 115.000 alberi. 

Inoltre, rispetto ad una pavimentazione realizzata con metodologia tradizionale, per questa attività verranno riutilizzati circa 1,5 milioni di kg di plastiche dure (pari circa al peso di oltre 1.200 automobili), altrimenti destinate a termovalorizzazione, risparmiando quasi 23 milioni di kg di bitume e circa 480 milioni di kg di materie prime estratte da cave (-40% di materiali non rinnovabili impiegati rispetto alle tecnologie tradizionali).

Raccolta e riuso acque piovane  

Lungo la tratta è stato già installato il primo impianto di raccolta e riuso delle acque piovane, che confluiranno in vasche di conservazione per usi futuri. In questo modo potranno rientrare nel ciclo produttivo interno dell’ecosistema autostradale ed essere utilizzate dalla stazione di pedaggio e dalle aree di servizio attigue per attività quotidiane di pulizia. Inoltre, le scorte idriche possono essere impiegate anche dalle realtà esterne in prossimità dell’impianto, per uso industriale ed eventualmente per uso agricolo.

Stoccaggio delle acque  

Il nuovo sistema di stoccaggio è sviluppato in 6 diversi svincoli oggetto di progettazione, disposti tra i caselli di Borgo D’Ale e Novara Ovest con una media di circa 5.500 mc di accumulo ciascuno per un totale di 33.034 mc di acqua stoccabili (per fare un paragone, un’auto cisterna è in grado di contenere 30 mc di liquido, si avrebbero quindi potenzialmente a disposizione 1.100 riempimenti). Questi volumi sono da intendersi come minimi: infatti, adottando logiche di svuotamento e riempimento multiplo durante l’anno, si può aumentare la capacità di stoccaggio. Il sistema di accumulo è completamente automatizzabile e dotato di sensori specifici per monitorare i parametri di qualità dell’acqua.

Pannelli fotovoltaici

Sviluppato su 26 caselli dell’A4 Torino-Milano, di cui 6 in compresenza al sistema di accumulo acque, il posizionamento dei pannelli fotovoltaici rappresenta un intervento volto a minimizzare gli impatti energetici della infrastruttura, con una potenza pari a circa 23.000 kW e una produzione annua pari a circa 39.000 MWh (una famiglia di 4 persone mediamente consuma circa 3 MWh annui). Anche l’impianto fotovoltaico può essere gestito e monitorato da remoto tramite appositi sensori e programmi di controllo che ne garantiscono la massima efficienza e una possibilità di intervento immediato nel caso di anomalie.

Tecnologia applicata alla mobilità

Il progetto Autostrada del Futuro prevede l’ampliamento dei sistemi di comunicazione tra veicolo e infrastruttura rappresentati dal palo tecnologico, simbolo della digitalizzazione delle strade. Questo dispositivo multifunzionale integra funzioni essenziali, che consentono il monitoraggio del traffico e la videosorveglianza. La sua installazione cadenzata lungo il tracciato, già avvenuta 8si è in attesa di collaudo), garantisce una copertura costante dell’infrastruttura e la connettività V2X (Vehicle-to-Everything), fondamentale per abilitare i servizi di mobilità connessa.

Nel progetto è previsto, inoltre, l’impiego di sistemi per rilevare la velocità media dei veicoli e monitorare il traffico, l’installazione di telecamere per controllare la rete autostradale e l’impiego di pese statiche e dinamiche che consentono non solo di gestire meglio il traffico dei mezzi pesanti, ma anche di monitorare l’usura dell’asfalto, facilitando la pianificazione delle manutenzioni.

Tutte le informazioni raccolte vengono inviate alla Sala di Controllo, che consente la gestione evoluta degli eventi attraverso il monitoraggio della tratta, l’informazione all’utenza e il coordinamento delle attività in condizioni ordinarie e di emergenza. Beneficiando di una visione d’insieme dei dati, gli operatori possono governare efficacemente ogni scenario, ottimizzando gli interventi, i tempi di risposta ed eventualmente il coordinamento con terze parti, come forze dell’ordine e mezzi di soccorso in caso di necessità.