Home Pharma Sciopero dei medici, la piazza: «Risorse insufficienti, situazione salariale insostenibile»

Sciopero dei medici, la piazza: «Risorse insufficienti, situazione salariale insostenibile»

Sciopero dei medici, la piazza: «Risorse insufficienti, situazione salariale insostenibile»

Il 20 novembre 2024, medici e infermieri italiani hanno manifestato in Piazza Santi Apostoli a Roma, esprimendo il loro dissenso verso la Legge di Bilancio 2025. La protesta, organizzata dai sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, ha visto la partecipazione di circa un migliaio di professionisti sanitari, nonostante le avverse condizioni meteorologiche.

I manifestanti hanno denunciato le condizioni lavorative precarie, caratterizzate da stipendi bassi, strutture sanitarie inadeguate e un aumento degli episodi di violenza nei confronti del personale medico. Pierino Di Silverio, segretario di Anaao-Assomed, ha sottolineato come, dopo anni di riduzione degli investimenti nella sanità pubblica, l’incremento salariale previsto per i medici sia di soli 14 euro al mese. Ha inoltre evidenziato che ogni cittadino che si rivolge al settore privato per le cure rappresenta una sconfitta per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Guido Quici, presidente di Cimo-Fesmed, ha ribadito la necessità di riacquistare la dignità professionale, criticando l’utilizzo della sanità per fini economici o elettorali. Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, ha evidenziato che agli infermieri è stato riconosciuto un aumento di soli 7 euro per il 2025, sottolineando la difficoltà di trattenere il personale sanitario in Italia a queste condizioni.

I sindacati hanno espresso preoccupazione per le risorse insufficienti destinate alla sanità, che non tengono conto dell’inflazione e non sono in grado di sostenere un SSN già in difficoltà. Hanno inoltre criticato la mancanza di interventi strutturali per ridurre le liste d’attesa e migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario.

La protesta ha portato alla cancellazione di circa 1,2 milioni di prestazioni sanitarie, tra cui 50.000 esami radiografici, 15.000 interventi chirurgici programmati e 100.000 visite specialistiche. Sono state comunque garantite le prestazioni d’urgenza.

In una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i sindacati hanno richiesto un incontro urgente per discutere le problematiche che hanno portato alla protesta, sottolineando che la loro azione non è nata in modo estemporaneo, ma affonda le radici in anni di politiche sanitarie miopi che non tutelano adeguatamente la salute dei cittadini.