Il 28 e 29 novembre, Bari sarà il palcoscenico dell’evento conclusivo del G7 dedicato alla resistenza agli antimicrobici (AMR), un’emergenza sanitaria globale che richiede interventi concreti e coordinati. Durante la presentazione a Roma presso il Ministero della Salute, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha sottolineato l’importanza di questa tappa finale per tradurre gli impegni internazionali in azioni nazionali efficaci.
La lotta contro l’antibiotico-resistenza è stata al centro di una serie di incontri internazionali, tra cui il G7 Salute di Ancona, il G20 in Brasile e la Conferenza globale di Gedda. Gemmato ha spiegato che l’appuntamento di Bari rappresenta non solo la chiusura di questo ciclo di lavori, ma anche un’opportunità per mettere a punto nuove proposte. L’obiettivo è discutere misure concrete con un ampio spettro di interlocutori, dai rappresentanti politici dei Paesi del G7 e delle organizzazioni internazionali come FAO, OMS e OECD, fino alla comunità scientifica, alle industrie e ai portatori di interesse locali e nazionali.
Un punto di orgoglio per l’Italia, sottolineato da Gemmato, è il primato europeo nella riduzione dell’uso di antibiotici nella filiera zootecnica, con un calo del 46% rispetto al 2016. Questo risultato è stato raggiunto grazie a strumenti tecnologici e gestionali all’avanguardia.
La ricetta elettronica veterinaria ha introdotto un sistema di tracciatura rigoroso dei medicinali utilizzati, permettendo un controllo efficace sull’uso degli antibiotici. Parallelamente, il sistema informativo Classyfarm ha permesso di classificare gli allevamenti in base al rischio di sviluppo e diffusione di resistenza antimicrobica. Gli allevatori più virtuosi, che adottano pratiche responsabili, sono premiati con finanziamenti dedicati nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC 2023-2027).
Questo approccio integrato, ha spiegato Gemmato, ha rafforzato la sicurezza alimentare italiana e contribuito a migliorare la sostenibilità del settore, con un fondo annuale di 376 milioni di euro destinato al sostegno delle buone pratiche zootecniche.
La lotta all’antibiotico-resistenza non si limita al settore veterinario. Il governo italiano ha previsto 100 milioni di euronella Legge di Bilancio per supportare iniziative nazionali e internazionali contro l’AMR. Tra queste spicca il finanziamento di 21 milioni di euro destinato alla partnership globale no profit CarbX, volta a incentivare lo sviluppo di nuovi antibiotici.
Gemmato ha evidenziato come questo investimento rifletta una strategia ampia che combina interventi sanitari, economici e scientifici. La finalità è chiara: promuovere lo sviluppo di nuovi farmaci e garantire una maggiore sostenibilità del sistema sanitario nel lungo termine.
Oltre ai risultati concreti, Gemmato ha voluto sottolineare l’importanza di chi rende possibili questi successi. I medici veterinari, in particolare, svolgono un ruolo essenziale sia nel sistema sanitario pubblico che nel comparto produttivo. Il loro lavoro di sorveglianza e prevenzione è stato definito dal sottosegretario “eccezionale” e rappresenta uno dei pilastri della strategia italiana contro l’antibiotico-resistenza.
Gemmato ha ricordato che la lotta all’AMR si muove su due fronti distinti ma complementari. A livello nazionale, il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) ha introdotto misure di controllo rigorose, tra cui la tracciabilità dei medicinali e la promozione di stewardship mirate. A livello internazionale, invece, l’Italia si è affermata come leader grazie al suo contributo alle partnership globali e al forte impegno nel ridurre l’uso degli antimicrobici nella filiera alimentare.
L’evento di Bari, ha concluso Gemmato, rappresenterà un momento cruciale per consolidare queste strategie e definire le priorità per il futuro. “Da Bari possono arrivare soluzioni per entrambi i livelli,” ha affermato, sottolineando l’importanza di declinare le misure con un approccio risolutivo e coordinato.