Libertà, diritto di parola, cambiamento e collaborazione politica. È quanto espresso dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, durante la 24° edizione di “Italia Direzione Nord”, promossa da Fondazione Stelline il 25 novembre alla Triennale di Milano. Il presidente del Senato, dopo aver ringraziato Fabio Massa, presidente della Fondazione e organizzatore della mattinata di convegni, ha trattato diversi temi.
La Russa ha parlato della sua decisione di installare una panchina rossa all’interno del cortile del Senato della Repubblica a Roma, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, spiegando che si tratti di una “battaglia nazionale, mentre invece alcuni sia di destra che di sinistra non la hanno ancora interiorizzata e fatta propria”, dopo aver sposato la proposta di una senatrice dell’opposizione. “E’ stata la prima panchina rossa del Senato, e credevo sarebbe stata questa la notizia”, ha commentato riferendosi alle polemiche relative alla sua decisione di apporre sulla panchina un piccolo Tricolore, che lui ha spiegato come “scelta per ricordare che debba essere una battaglia di tutti, perché c’è qualcuno che pensa che su alcuni temi ci debba essere una esclusiva” e ritiene “che la battaglia contro la violenza sulle donne sia un’esclusiva di una parte” senza capire “che quello va contro quello che si vuole sostenere. C’è chi come me pensa che la questione della violenza sulle donne deve riguardare soprattutto gli uomini”.
La Russa: “La fiamma non si toglie dal simbolo di FdI”
La Russa ha poi affrontato la questione del diritto di parlare in pubblico e manifestare da parte degli studenti, a seguito delle manifestazioni e delle tensioni che si sono verificate a Roma nei giorni scorsi tra collettivi studenteschi e universitari di Azione, spiegando che non vi stato “alcuno scontro, c’èrano universitari di destra che volevano manifestare e quelli di sinistra che non volevano farli parlare, e la Polizia che ha impedito che entrassero in contatto”. Si è in presenza di un possibile “scimmiottamento di quanto successo negli anni ’70 – ha proseguito La Russa – oggi a dei ragazzi, universitari che si riuniscono pacificatamene, non si può dire ‘no perché siete fascisti’, perché altri ragazzi violentemente decidono che non devono parlare, questo non è tollerabile”
Tornando al tema dei simboli, relativamente alla possibilità di rimuovere la fiamma dal simbolo di Fratelli d’italia, La Russa è stato chiaro: “la fiamma non si toglie almeno finché sarò vivo, dopo facciano quello che vogliono, ma per adesso non se ne parla”.
Un altro dei temi cari al presidente del Senato è certamente la fede calcistica, e di fatti La Russa ha parlato anche di infrastrutture e stadio di Milano, Milan e Inter. “Le due società, con cui ho un buon rapporto, hanno giustamente il desiderio di avere uno stadio moderno, non solo per aumentare i loro introiti, ma anche per offrire un’accoglienza migliore di quella che il vecchio San Siro può dare. Sono favorevole a un nuovo stadio, ma non sono favorevole ad avere come contraltare per forza l’abbattimento dello stadio di San Siro, perlomeno nella parte storica”.
“Una soluzione modestissimamente l’avevo data – ha aggiunto La Russa – In tutto il mondo ci sono stadi uno vicino all’altro anche a 50 metri. Lasciamo San Siro, costruiamo vicino a San Siro un nuovo stadio. Il Comune dovrebbe trovare una soluzione in quella direzione, ma se il Comune è bloccato perché c’è chi vuole lo stadio chi non lo vuole, chi vuole il verde chi no… insomma non fa nulla, quindi il problema c’è e lo stiamo trascinando da cinque anni”.
Elezioni a Milano, La Russa: “Lupi o un civico per il centrodestra”
Le elezioni sempre più vicine, la città di Milano si appresta ad un cambio di guida, e sulla possibilità che sia Maurizio Lupi, La Russa ha detto che ha “una spanna di possibilità buona, ma c’è anche l’alternativa che sia un civico, per vincere a Milano nonostante i guai di questa giunta e l’assenza di sicurezza in tanti quartieri, vincere a Milano non è una strada in discesa”. In Lombardia, in tema di autonomia infine, La Russa ha spiegato che la chiave sia “leggere la sentenza della Corte Costituzionale e porvi rimedio, non c’è bisogno né di correre né di rallentare”, mentre ha precisato di non aver avvertito alcun “rallentamento sul tema di Forza Italia”, come lamentato dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
La XXIV Edizione della manifestazione ha goduto del patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, del Comune di Milano, di Assolombarda, di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza e di Confartigianato Lombardia. L’iniziativa vanta il contributo di Fondazione Cariplo, Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, e Compagnia delle Opere.