La cultura del riuso in Italia è sempre più diffusa, anche quando si tratta di fare il regalo più importante dell’anno: quello di Natale. Sempre già persone scelgono di mettere sotto l’albero qualcosa che sia di seconda mano, come gesto d’amore per parenti e amici, ma anche per il pianeta: non solo è una scelta consapevole, all’insegna di un consumismo più lento ma è anche una modalità d’acquisto che consente di scovare abiti e oggetti originali, spesso introvabili perché ormai fuori produzione. Attenzione, però: seconda mano non vuol dire “riciclone” degli anni passati, ma un dono scelto ad hoc in uno shop, fisico o virtuale, che vende l’usato. Qualche esempio? Accessori per la casa, abiti, giocattoli, oggetti di elettronica e libri.
Quasi un italiano su 3 almeno una volta ha acquistato un regalo second hand
Come è emerso dall’Osservatorio Second Hand Economy 2023 di BVA Doxa per Subito, il 27% degli italiani ha acquistato almeno una volta un regalo second hand, mentre il 46% degli intervistati ha dichiarato di acquistare articoli pre-loved (“precedentemente amati”, ovvero usati) in occasione delle festività natalizie. I protagonisti principali di questo trend sono i giovani della GenZ e gli Young Millennials, quelli che più di tutti dichiarano di comprare e vendere usato, con una percentuale di adesione che supera il 90%, a fronte di una media nazionale del 60%.
Per il target 18-34 anni la second hand è ormai una scelta di acquisto e un alleato costante: il 49% non solo prende in considerazione l’idea di un regalo di questo tipo, ma lo cerca e compra tra le 38 categorie di Subito. Per il 54% degli intervistati ricevere un dono che sia di seconda mano è sinonimo della possibilità di ottenere finalmente qualcosa di introvabile che si desidera da tempo. Per esempio, un oggetto unico che aiuti ad arredare casa (33,3%) o un accessorio vintage originale, che si spera qualche boomer abbia messo in vendita (27,2%).
Regali second hand: la classifica dei più sgraditi
Non sempre però i desideri diventano realtà e molto spesso perfino Babbo Natale commette degli errori, trasformando il momento in cui si scartano i regali sotto l’albero in un vero e proprio incubo. Ecco la top 3 dei regali sgraditi, quelli che, pur nascendo dalle migliori intenzioni (forse), finiscono negli angoli più remoti della casa.
Al primo posto il “kit ricovero” (31%), con vestaglie, pigiami e calzini… regalo che finisce dritto nella categoria delle cose che nessuno vorrebbe davvero ricevere, forse anche un po’ per scaramanzia. Al secondo posto gli oggetti beauty&friends (25%), profumi quando va bene oppure quando va malissimo “bagnoschiuma alle ortensie morte della Valgardena”, come suggerisce un utente. Al terzo posto Gratta&Vinci (20%), con augurio di tanta felicità a te e famiglia…
Ma il dramma non finisce qui: gli utenti raccontano anche di “soprammobili ricamati in tessuto” o più comunemente detti “centrini” che sono sempre in agguato, così come “gli orecchini di nonna, ma spoiler: non ho i buchi alle orecchie” o una “maschera viso da tenere in posa 20 minuti – bella battuta, chi ha 20 minuti di tempo?” in pieno stile imbruttito.
I destinatari dei regali second hand
Infine, chi è il destinatario ideale di un regalo second hand? Ecco le prime 5 posizioni:
- Pole position per il nerd che ha già 7 consolle in collezione, ma non ancora quella portatile (42,5%);
- I neogenitori che si trovano a fare i conti con la velocità con la quale crescono i propri bambini (35%);
- Lo sportivo dell’ultimo minuto che organizza partite di padel ogni weekend (28%);
- L’amica fashion victim che non sopravvive senza l’accessorio must-have della stagione (26%);
- L’interior designer wannabe che non sopravvive senza oggetti di design (25%).