Il panel “440 giorni a Milano-Cortina 2026“, svoltosi durante la XXIV edizione della rassegna Italia Direzione Nord, ha approfondito il tema delle Olimpiadi invernali del 2026. Al dibattito hanno partecipato Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani; Federica Picchi, Sottosegretario con delega a sport e giovani di Regione Lombardia; Martina Riva, assessora allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano; Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026; Fabio Massimo Saldini, amministratore delegato SIMICO e Commissario straordinario di governo; Beniamino Quintieri, presidente Istituto per il Credito Sportivo e Culturale; e Marco Riva, presidente Coni Lombardia.
Abodi: “Ci presenteremo al mondo nel modo giusto”
“Nonostante il tempo non ci sia amico, stiamo collaborando con spirito tale per cui rispetteremo gli impegni per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e ci presenteremo al mondo nel giusto modo”. Lo ha detto il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “Se sono stati abbattuti a Cortina circa 800 alberi per la pista di Bob e Skeleton, in parte malati, ne piantumeremo 10 volte tanto con le Olimpiadi che avranno un’eredità ambientale degna delle aspirazioni di tutti noi” ha concluso il ministro.
Quintieri (Istituto per il Credito Sportivo): “Dopo le Olimpiadi il villaggio olimpico diventerà il più grande studentato in Italia”
“L’impegno è parametrato sull’importanza dell’evento. Noi sosteniamo insieme a Banca Intesa la costruzione del villaggio olimpico che sarà poi il centro che ospiterà migliaia di atleti”, afferma Beniamino Quintieri, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale. “Questo progetto si sposa perfettamente con quelle che sono le finalità della banca che presiedo: sostenere lo sport e la cultura. Dopo la fine delle Olimpiadi il villaggio olimpico diventerà il più grande studentato d’Italia”. Sul post-evento, Quintieri ha dichiarato: “Credo che una valutazione dell’impatto debba essere fatto sui più moderni modelli di analisi per capire non solo i ritorni economici ma anche quello che sarà l’impatto del dopo. Valutare l’impatto sociale di un’opera è fondamentale”.
Varnier (Fondazione Milano-Cortina): “L’effetto Sinner è importante ma mi aspettavo di più dal Veneto”
“Stimiamo di lavorare con 20mila volontari, oggi siamo a 60mila candidature. L’effetto Sinner (il primo volontario) si è visto nelle prime due settimane, adesso continuano ad arrivare candidature anche da dove si svolgono i Giochi” – ha detto Andrea Varnier, amministratore Delegato Fondazione Milano-Cortina 2026. “Da parte della società civile c’è un grande interesse nei confronti della manifestazione e questo credo sia importante segnalarlo” – ha aggiunto Varnier, che si è detto ottimista sulla realizzazione dei Giochi. Anche se, ha sottolineato l’Ad, “il tessuto imprenditoriale del Veneto non ha ancora capito che le Olimpiadi porteranno contributi importanti. Ci sono molte aziende venete – ha spiegato – da cui mi sarei aspettato un ascolto più sensibile nei confronti dei Giochi. Secondo me quando si avvicineranno le olimpiadi sboccerà l’interesse, ma sarà tardi”.
Saldini (Simico): “Cento opere garantiranno 4,5 miliardi di Pil”
“Io ho l’impegno di realizzare opere per 3,4 miliardi di euro che generano un impatto sul Pil da 4,5 miliardi di euro. Si tratta di 100 opere, 44 sportive e 56 infrastrutturali. Una parte di quelle infrastrutturali sono per le Olimpiadi, un’altra parte nasce per le olimpiadi ma serve al territorio” – ha commentato Fabio Massimo Saldini, amministratore delegato Simico e commissario straordinario di governo. “In Lombardia abbiamo un patrimonio paesaggistico e culturale straordinario, dobbiamo lavorare uniti per farlo conoscere. Stiamo costruendo qualcosa che avrà una grande eredità futura e che desideriamo rimanga anche per i nostri figli”.
Picchi (Regione Lombardia): “Dietro l’evento un grande lavoro di squadra”
Mentre per Federica Picchi, sottosegretario a Sport e Giovani della Regione Lombardia, le Olimpiadi Milano-Cortina “evidenziano uno dei valori cardine dello sport: il lavoro di squadra. La scorsa settimana sono stata invitata al lancio della stagione invernale delle Dolomiti, qui a Milano. L’ho apprezzato come esempio di collaborazione che dovrà essere sempre più forte in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina, superando anche le piccole competizioni territoriali”.
Martina Riva (Comune di Milano): “Milano-Cortina è un esempio di proficua collaborazione tra pubblico e privato”
“Milano Cortina è un esempio di proficua collaborazione tra pubblico e privato. La città ha fatto tesoro del dossier del 2019 a cui hanno collaborato il Comune, la Regione e altri player in modo che fossero olimpiadi e paralimpiadi ad adattarsi a Milano, e non viceversa”. Così Martina Riva, assessora allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano. “Le opere – penso ai due padiglioni di Fiera e al palazzetto di Santa Giulia – verranno riutilizzate, senza lasciare cattedrali nel deserto. Milano si prepara tutti i giorni all’evento, grazie al lavoro straordinario della Fondazione Milano-Cortina. Il Comune fa il suo, investendo ogni anno 7 milioni di euro per la gestione di 24 impianti tramite la partecipata Milano Sport e tenendo in piedi 118 concessioni a tariffe convenzionate. Già nel 2025 avvicineremo la città all’evento con le “piazze dei Giochi”, un bando con cui le aziende copriranno i costi di attività sportive in città. I 60mila volontari che si sono candidati per aiutare durante l’evento sono un perfetto esempio di spirito Ambrosiano.
Marco Riva (Coni Lombardia): “Col progetto Genere plus si valorizza il ruolo femminile nel mondo sportivo”
“Abbiamo voluto essere partecipi di un cambiamento valorizzando il ruolo femminile all’interno del mondo sportivo”. Queste le parole del presidente di Coni Lombardia Marco Riva. “Già all’interno del comitato alcune figure chiave sono donne. Figure anche a carattere operativo che vanno ad incidere. La fondazione ha voluto lavorare sulla parità di genere con un progetto “Genere plus. Abbiamo aperto a tutto il mondo sportivo a partire dalla base perché c’è da lavorare e bisogna farlo facendo anche formazione. Bisogna far passare un determinato tipo di messaggio anche con i tecnici e con gli atleti ed è un percorso che ha bisogno di tempo per la piena realizzazione ma devo dire che siamo già a buon punto e per questo devo ringraziare anche la fondazione Milano Cortina”.